Danilo Petrucci non riesce a lasciare il segno nemmeno nel Gran Premio di Austin, correndo l’ennesima gara anonima della sua deludente stagione. Anche oggi il ternano non è riuscito a lasciare un segno per poter salutare dignitosamente la MotoGp (che abbandonerà a fine anno), terminando tristemente in 18° posizione.
Scattato 21° (e ultimo), Petrux ha lottato nei primi giri per un posto di rincalzo con i suoi “colleghi in crisi” Valentino Rossi (15°) e Iker Lecuona (16°) – che sono però riusciti entrambi a stargli davanti al traguardo. Nelle tornate succesive, il 30enne di Terni ha guadagnato tre posizioni grazie alle cadute di Johann Zarco, Aleix Espargaro e Takaaki Nakagami. Mentre i primi due si sono ritirati, il giapponese della Honda è riuscito a ripartire in ultima posizione, e Petrux ha poi subito l’umiliazione di vedersi sorpassare nuovamente da lui nel finale di gara. L’unico arrivato alle spalle di Danilo sotto la bandiera a scacchi è stato l’infortunato Franco Morbidelli, ancora non a posto fisicamente dopo l’operazione al ginocchio che l’ha tenuto lontano dalle corse nella prima metà della stagione.
Là davanti trionfa Marc Marquez, che vince per la 7 volta (su 8 edizioni) il Gran Premio di Austin. Nonostante non sia ancora al 100% fisicamente, il campione spagnolo ha dominato la gara, rifilando più di 4 secondi a Fabio Quartararo (2°), che si è accontentato di guadagnare punti in ottica mondiale sul suo unico rivale per il titolo Francesco Bagnaia (3°). A tre gare dalla fine, il francese ha ormai 52 lunghezze di vantaggio sull’italiano – una vera ipoteca per il campionato.
Quarto Alex Rins (Suzuki), che ha preceduto un coriaceo Jorge Martin (5°), penalizzato con un long lap penalty. Sesto l’ottimo Enea Bastianini, che ha approfittato di un contatto all’ultimo giro tra Joan Mir (7°) e Jack Miller (8°). Lo spagnolo – che potrebbe forse essere penalizzato – si è fatto spazio a forza dando una spallata all’australiano, che si è visto soffiare nel finale ben due posizioni. Chiudono la top 10 Brad Binder e Pol Espargaro. Tredicesimo e in crescita il rientrante Andrea Dovizioso.
(Giulio Sacco)