Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle incalza la giunta del comune di Terni sulla questione TARI, al netto della evasione accertata che è molto elevata. Il M5S contesta, infatti, le tariffe applicate e la loro iniquità.
“E non è certo colpa solo dell’evasione il salasso per chi si trova a gestire ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie e pub – scrive il Movimento 5 Stelle – che si vedranno applicare tariffe pari a 27,55 €/mq al cospetto dei circa 16 euro/mq di Perugia. Ancora peggio per la categoria degli ortofrutta, pescherie, negozi di fiori e piante, pizza al taglio, a cui verrà applicata la tariffa di 35,84 €/mq, più del doppio di quanto applicato per la stessa categoria sempre a Perugia.
L’assurdo è che nonostante l’aumento della tariffazione già tra le più alte in Umbria, a Terni banche e istituti di credito insieme a discoteche e night club pagano tra le tariffe più basse della regione (rispettivamente 4,31 a 6,26 €) . Situazione assurda, che il M5s denuncia da anni e dovuta al fatto che nessuno si è preso la briga di rimodulare i coefficienti secondo più equi principi.
Tasse che colpiscono i più deboli, le piccole realtà locali tipiche del centro cittadino e dei mercati e spesso spingono definitivamente verso la chiusura artigiani, commercianti e ristoratori già colpiti dalla crisi a favore della grande distribuzione che reinveste gli utili della minore tassazione, quando va bene, fuori dal nostro comune, se non all’estero.
Quindi – osserva il Movimento 5 Stelle – da una parte si spendono soldi per la promozione ed il marketing territoriale mentre dall’altra si uccidono le piccole attività con tariffe inverosimilmente alte e si sottraggono importanti investimenti al territorio.
Di fronte ad un fallimento così colossale, il governo dei ‘passacarte‘ (cit. Finocchio) butta la colpa su AURI, di cui il sindaco Latini dimentica di essere membro del consiglio direttivo, che non avrebbe ancora redatto un regolamento per quanto riguarda la tariffazione puntuale dei rifiuti.”
Il M5S è disponibile a un vertice con la commissaria della Lega, l’on. Barbara Saltamartini “per illustrare le misure da intraprendere.”