“I protagonisti del vaffa e della politica come strumento di offesa contro chiunque oggi si scandalizzano e fanno le verginelle. Nel disperato tentativo di recuperare due voti in Curva Est, gli alfieri delle alleanze con la destra o con la sinistra, protagonisti di mille eruttazioni contro le proprie promesse elettorali, si scandalizzano per uno sputo”.
E’ quanto scrive in una nota Riccardo Corridore, coordinatore comunale di Alternativa Popolare in risposta a una nota del Movimento 5 Stelle di critica nei confronti del candidato sindaco di Terni di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi.
“E allora viva l’ipocrisia – scrive ancora Corridore – considerando che sono gli stessi che, a livello locale, solo qualche tempo fa, hanno scritto ‘Bandecchi è l’unico credibile’ e
hanno pure votato all’unanimità per assegnargli la cittadinanza onoraria, dopo le tante iniziative solidaristiche e da mecenate avviate in città.
Ormai legati a quelle stesse poltrone che dichiaravano di combattere, preferiscono agitare i vessilli del politicamente corretto o vicende secondarie rispetto all’affrontare incisivamente questioni scomode come il rapporto Terni-Perugia, un mutismo che sa poco o nulla di quella schiena diritta che, solo a parole, piace ai Cinque Stelle come ad altri. Se andassimo ad analizzare quante opportunità sono state scippate a Terni, ci accorgeremmo che sono stati investiti miliardi solo da una parte.
Da un lato così – conclude Corridore – a suon di miliardi e di uffici pubblici, è stata creata una Washington in miniatura, altrimenti detta Perugia, in ulteriore crescita. Dall’altro una città in piena decadenza, senza investitori, senza identità, attraversata da ricorrenti crisi politiche, diretta generalmente da zombie, invisibili tanto a Perugia e ancora di più a Roma. E in questo DESERTO POLITICO E CULTURALE il problema sarebbe Bandecchi?”
Non si è fatta attendere la contro-replica dei 5 Stelle che definiscono ciò che avete letto fin qui “un mix di bile accompagnato da una violenza verbale che non comprendiamo”.
“Praticamente – si legge nella nota dei 5 Stelle – ci accusano di aver saputo scindere tra il Bandecchi filantropo, il Bandecchi imprenditore e il Bandecchi che sputa ai tifosi e tratta i ternani come pezzenti. Quando non possono fare vittimismo buttano il pallone in tribuna e ci accusano di essere troppo equilibrati. Abbiamo semplicemente fatto presente al presidente che, se fino ad oggi ha preferito circondarsi di yes-men, non vuol dire che i ternani siano tutti così. La cittadinanza onoraria è stata conferita a Bandecchi per il contributo dato in città durante la pandemia dalla sua associazione, non è arrivata per gli sputi e le offese ai cittadini. Cittadinanza che tra l’altro Bandecchi aveva affermato che avrebbe restituito. Vorrà dire che se ha cambiato idea, alla luce dei fatti attuali valuteremo noi come procedere. Certo che prendere lezioni di coerenza da Alternativa Popolare, il partito fondato da Angelino Alfano che sostenne e tenne in vita il governo Renzi prima e Gentiloni poi, fiero sostenitore del Jobs Act che ha precarizzato milioni di lavoratori italiani, per aver detto che i ternani vanno rispettati è tutto dire. Il Movimento 5 Stelle rivolgeva il vaffa dei cittadini ai politici e non quello dei politici ai cittadini”.