L’ospedale di Narni – Amelia si farà ma con calma. Prima si devono rivedere tutti i parametri e gli indicatori della sanità nel territorio narnese – ternano e poi procedere alla realizzazione: l’ha detto Luca Coletto, l’assessore regionale alla sanità rispondendo ad una interpellanza della consigliera Eleonora Pace nel corso della sessione “question time” della seduta di oggi dell’Assemblea legislativa dell’Umbria. L’assessore ha spiegato che “l’ospedale Narni-Amelia andrà riparametrato sulle necessità degli umbri e sulle attuali necessità di un territorio che deve essere trattato meglio che nel passato”. Intenzioni assolutamente condivise nella comunità narnese solo che, però, come ha spiegato il sindaco Francesco De Rebotti, “una ridefinizione anche di un piccolo dettaglio farebbe iniziare di nuovo la discussione allungando a dismisura l’iter burocratico”. E qualcuno pensa che ci vorranno almeno altri quattro – cinque anni per la posa della prima pietra.
Alessandro Amici, consigliere comunale di Tutti per Narni mette le mani avanti: “Siamo soddisfatti delle affermazioni di principio ma si ritiene molto più importante far funzionare a pieno gli ospedali esistenti per evitare che quando sarà costruito, se lo sarà davvero, il nuovo ospedale non vi sia nulla da mettervi dentro”.
Pure Sergio Bruschini coordinatore di Forza Italia dice la sua: “L’assessore Coletto ci ha assicurato che nessuno ha mai detto che l’ospedale non si farà ma anche detto che molti passaggi andranno attuati. Insomma, per arrivare a parco della Vittoria ancora ce ne manca e speriamo che gli “imprevisti” e le “probabilità” non ci riportino, come accaduto in passato, a Vicolo Stretto. A proposito, il progetto esecutivo è stato affidato nel 2018 ma l’inerzia della vicenda ci ha fatto perdere un altro anno, che sono ormai quaranta, una inerzia che è demerito di chi ha amministrato la regione in questi anni. Alla fine l’interrogazione di Eleonora Pace ha permesso di rifare il punto e di riportare al centro dell’attenzione il tema “ospedale nuovo”; troppo spesso in passato le certezze si sono rivelate infondate e i lunghi silenzi non debbono più esservi”.
Per l’assessore Coletto, insomma: necessita di una analisi e un approfondimento per il tipo di ospedale che deve essere costruito, anche perché è in prossimità dell’ospedale di Terni.
La nuova struttura dovrà essere una sostegno per un turn over più rapido dei posti letto per acuti dell’azienda ospedaliera di Terni. Con le nuove pianificazioni dobbiamo assolutamente migliorare la mobilità passiva venuta addosso alla Regione Umbria da almeno un triennio: 4milioni e mezzo di mobilità passiva sono un dato certo. Non sono più sopportabili speculazioni politiche. I 18milioni legati all’ex articolo 20 sono congelati e devono essere ripresi alla luce del progetto definitivo che ancora non c’è. Un ulteriore vincolo è rappresentato dalla verifica della Corte dei Conti sull’opportunità dell’indebitamento dell’Asl 2. Altra opportunità da verificare sono i 30milioni ancora fermi al Ministero per accordi di programma mai sottoscritti dalla precedente Giunta. Risorse parcheggiate invece di essere sfruttate: un’opportunità da riattualizzare. La tessera dell’ospedale Narni-Amelia va inserita nel mosaico della programmazione sanitaria che fa parte della riqualificazione della sanità umbra”.
Il sindaco De Rebotti ha comunque ufficialmente dichiarato: “L’assessore regionale nella sua esternazione in consiglio regionale ha fornito delucidazioni sul percorso che conoscevamo bene e che sono state oggetto dell’appuntamento di sabato che ha permesso, ad un’ampia platea, di conoscere lo stato dell’arte. Cosi come ha ricordato l’impianto finanziario che sostiene il progetto del nuovo ospedale composto dal fondo del Ministero per 18 mln ( comprensivi del milione di cofinanziamento regionale) e dal mutuo asl che già da tempo l’ asl stessa ha confermato come sostenibile (con le alienazioni del patrimonio in possesso della asl che possono decrementare nel tempo il mutuo stesso). Niente di nuovo e di non già conosciuto, casomai per lo stato progettuale avanzato e per la certezza delle risorse traspare in maniera ancora più chiara l’irreversibilità del percorso, come sottolineato nell’incontro di sabato a più voci. Qualora ci fossero risorse ministeriali aggiuntive ben vengano ma senza aggiungere orpelli ad un percorso già complicato e che lascia alle spalle da tempo i nodi che ne hanno comportato per lungo tempo le lungaggini. Senza conoscere le intenzioni della giunta regionale sulla necessità di coinvolgere questo progetto all’interno di una riorganizzazione della sanità regionale mi permetto di ribadire, per l’ennesima volta, che il nuovo ospedale è stato concepito come funzione integrata con il Santa Maria di Terni e quindi in supporto al nosocomio ternano di alta specializzazione, concepito come servizio in grado di contrastare buona parte della mobilità passiva verso altre regioni e, non ultimo, come risposta alle esigenze di riqualificazione dei servizi ospedalieri del nostro territorio con il superamento, nell’ottica anche dell’ottimizzazione delle risorse, dei due attuali presidi ospedalieri. Sono sicuro che l’assessore, in ancora evidente necessità di apprezzare fino in fondo la bontà di questo investimento e legittimamente preoccupato di conoscerlo più a fondo, non potrà che convincersi dell’assoluta necessità di portarlo a termine secondo procedure, risorse e tempi ormai stabiliti anche perché qualsiasi variazione di natura e impostazione economica o funzionale del nuovo ospedale di Narni Amelia comporterebbe il riavvio della procedura burocratico-amministrativa che non augurerei a nessun mio collega”.
Nella sua replica in consiglio regionale Eleonora Pace ha ringraziato l’assessore “per aver chiarito che nessuno ha mai detto che l’ospedale di Narni Amelia non si farà. Sotto il profilo progettuale dovremmo essere vicini al completamento. Sotto il profilo economico alcune questioni sono ancora da definire. Sono certa che a breve si riuscirà a fornire un quadro più completo della situazione economica. Parlare di riorganizzazione dei servizi sanitari per l’Umbria è un lavoro che correttamente devono fare la Giunta e questa Aula”