Dietro lui c’è una piccola catena di ristoranti, di punti di degustazione, che si allarga in continuazione. L’ultimo è stato aperto a Narni, nel centro storico, con, a troneggiare, il marchio “Vinicola 23”. Tutte idee di Enrico Neroni che è il capintesta di questa storia ammantata di successo, che però parte da lontano, da un terremoto, quello di Amatrice. Era stata una tragedia. I morti e feriti, i senzatetto, sono lì a testimoniarlo ancora. Vivere nell’alto Lazio nel 2016 non era cosa facile. E lo sapevano anche Enrico e Veronica Neroni, ristoratori, che da Amatrice non si sarebbero mai spostati. E avevano dato il nome al loro ristorante: “Barcollo”, senza aggiungere, come dice il proverbio “ma non mollo”. Invece ha barcollato ed è caduto. Tutto finito? Davanti al cumulo di macerie hanno letto con qualche scetticismo la proposta di due ristoratori anziani di Limone Piemonte per la gestione del loro agriturismo. Glielo avrebbero consegnato. Gratuitamente. E così hanno pensato: “Che cosa ci rimettiamo?”. E sono andati , dopo aver attentamente valutato la situazione. Perché lasciavano i due operatori piemontesi? Per l’età, per la mancanza di famigliari cui trasmettere l’attività. E per solidarietà che è scattata per non far cadere a terra una attività di una vita.
Insomma, sono andati. E lì hanno incontrato una vera catena di solidarietà. C’è chi a Limone ha offerto la legna, chi il tovagliame ed altro ancora. Ma tutta quella montagna? A ben vedere era quasi eguale ai monti che fanno corolla ad Amatrice; quindi, la differenza non era così forte. A fare il menù ci hanno messo due minuti: erano forti nella pasta all’amatriciana e da lì sono partiti ripassando per le mezze maniche alla gricia o alla carbonara, ai tonnarelli cacio e pepe sino alle variazione dell’ “arrabbiata”. E poi arrosticini, abbacchio alla scottadito, i saltimbocca alla romana, la trippa, la coda alla vaccinara e molto altro. Come vino, Montepulciano d’Abruzzo. Nella loro idea c’è anche quella di imparare le ricette cuneesi ma ci sarà tempo. Per adesso sono andati sul sicuro. Ma la loro fama è arrivata sino alla costa, sino a Montecarlo, a San Remo che si trova ad un tiro di schioppo, al di là delle Alpi Marittime. Così sono arrivati i vip, così è arrivata per Enrico una maggiore sicurezza ma anche l’idea di mettere in piedi altri negozi sfruttando le sue idee. Ora ne hanno quattro ma chi lo conosce è sicuro che aumenteranno. L’avviamento a Narni è stato opera sua anche se Enrico poi lascerà ai dipendenti per tornare per la festa all’Anello e poi periodicamente. Naturalmente sempre funzionerà secondo uno schema di qualità. Senza mai dimenticare che la sua svolta, fortunata, è partita da una situazione di grande dramma.