Mattinata di inaugurazioni a Stifone e a Nera Montoro, lungo il fiume: il sindaco Lorenzo Lucarelli, e non solo lui, ha tagliato il nastro all’ingresso del grande stabile donato al comune dall’Erg, la società idroelettrica, diventato centro di informazione per l’intera area delle Gole del Nera. Bello, molto bello, e ancor più bella l’idea di una decina di persone a lavorare in quella area, con un vero contratto, anche se solo a tempo determinato.
Un doppio miracolo voluto da due ingegneri, da Aldo Netti, precursore dell’energia idroelettrica in Italia, e Giuseppe Fortunati, precursore di questa trasformazione turistico /culturale. Ma il sindaco ha anche tagliato il nastro alle rinnovate Mole in una cerimonia quasi scaramantica perché il sito è stato aperto a metà giugno. Però le complicazioni erano state tante e la voglia di un taglio di nastro ha prevalso su tutto.
Una giornata sul Nera, sul fiume che i narnesi poco conoscono e che invece sta diventando parte importante della città: ogni giorno migliora qualcosa, una cooperativa sociale si sta facendo le ossa nel fare manutenzioni, nell’aprire sempre nuove bellezze, anche un bar, cooperativa fatta da ragazzi ma anche da capitani d’industria in vacanza, che sbadilano con volontà. Cooperativa che, come detto, ha elargito contratti e lavoro.
Miracoli lungo il fiume, blu cobalto, con toni sul verde speranza per qualche narnese. Francesco De Rebotti, coautore della rinascita quando era sindaco di Narni, non ha fatto che magnificare, insieme all’assessore regionale al turismo, Simona Meloni, a Carla Pagliari del consorzio Tevere – Nera, a Enrico Daniele della Beata Lucia, che ha contribuito anch’essa per una parte. E a Mariangela Fortunati, la figlia di Giuseppe, prosecutrice delle aspirazioni del padre. E evocato: “Sono molto orgogliosa di quello che è stato fatto e sono molto orgogliosa di mio padre che proprio questo aveva voluto”.
