C’è, a Narni, un posto particolarmente amato dagli inquinatori “seriali”? Sì! E’ la strada che da Narni va verso S. Urbano, che detiene il poco interessante record: da ogni parte, a destra e a sinistra, si scoprono sacchetti, mobili, vecchie elettrodomestici, con un accentramento preoccupante sotto i due ponti romani. Ed è facile comprenderne l’attrazione per chi deve disfarsi di rifiuti ingombranti: non c’è molto traffico, la zona la conoscono anche chi abita fuori regione e, da ultimo, ha due ponti dove buttare dal finestrino spazzatura e rifiuti ingombranti , un gioco da ragazzi.
L’Asm non ha ancora installato le telecamere nei due snodi dello scarico, i due ponti romani, bellissimi, che sostengono l’acquedotto della Formina; e così per ripulire un po’ quell’ambiente c’è voluta, letteralmente, la motopala. Tutto partito dalla “remise in forme” della Formina da parte degli appassionati di Subterranea i quali, man mano che andavano avanti, si sono accorti che non si potevano chiamare i turisti in un immondezzaio. La ruspa ha lavorato un giorno interno alla base di quello che viene chiamato “Ponte nuovo”. Si aspetta ora un altro deciso intervento per il Ponte Vecchio, che ancora è immerso nei rifiuti di ogni genere e qualità. Ma senza una serie di telecamere, ben visibili e tabellate, nessuno potrà impedire a chi vuole disfarsi di rifiuti, magari di notte, di adoperare ancora quell’area.
C’è, a Narni, un posto particolarmente amato dagli inquinatori “seriali”? Sì! E’ la strada che da Narni va verso S. Urbano, che detiene il poco interessante record: da ogni parte, a destra e a sinistra, si scoprono sacchetti, mobili, vecchie elettrodomestici, con un accentramento preoccupante sotto i due ponti romani. Ed è facile comprenderne l’attrazione per chi deve disfarsi di rifiuti ingombranti: non c’è molto traffico, la zona la conoscono anche chi abita fuori regione e, da ultimo, ha due ponti dove buttare dal finestrino spazzatura e rifiuti ingombranti , un gioco da ragazzi.
L’Asm non ha ancora installato le telecamere nei due snodi dello scarico, i due ponti romani, bellissimi, che sostengono l’acquedotto della Formina; e così per ripulire un po’ quell’ambiente c’è voluta, letteralmente, la motopala. Tutto partito dalla “remise in forme” della Formina da parte degli appassionati di Subterranea i quali, man mano che andavano avanti, si sono accorti che non si potevano chiamare i turisti in un immondezzaio. La ruspa ha lavorato un giorno interno alla base di quello che viene chiamato “Ponte nuovo”. Si aspetta ora un altro deciso intervento per il Ponte Vecchio, che ancora è immerso nei rifiuti di ogni genere e qualità. Ma senza una serie di telecamere, ben visibili e tabellate, nessuno potrà impedire a chi vuole disfarsi di rifiuti, magari di notte, di adoperare ancora quell’area.