La poiana, che ha preso il posto del falco per disperdere i piccioni “torregiani” nel centro storico di Narni, ne ha, l’altra sera, preso uno al volo. La scena in Piazza Garibaldi è stata quella dei crudeli documentari televisivi sulla natura, col piccione che ha messo in atto qualsiasi mossa difensiva, inutile perché la poiana le aveva tutte previste. Le zampe del rapace, insomma, si sono calate sul pennuto che con le sue deiezioni, tanto sporca la città. C’è stato un moto di protesta per la crudeltà della caccia, subito repressa perchè le poiane agguantano sì il piccione ma lo lasciano subito dopo, ovviamente dopo che l’istruttore ha tirato fuori un pezzo di carne quale premio. E’ questa la regola fissata dal comune che ha così voluto proteggere anche i piccioni, nonostante tutto. Va detto che la densità dei volatili è ormai nelle due piazze pari a zero mentre nei vicoli laterali ancora resistono. E dove vanno, allora? Si dirigono verso i campi della Conca Ternana, e lì tormentano qualsiasi agricoltore che sparga qualsiasi seme. Certo il piccione dopo aver sentito le possenti unghie della poiana, se ne sarà andato per sempre e non cederà mai alle lusinghe del facile pasto del centro storico