Cerimonia suggestiva quella della Vestizione, che ha coinvolto centinaia di persone provenienti da mezzo mondo: dodici “postulanti”, dodici ragazze, si apprestavano a diventare altrettante novizie del “convento” che una volta ospitava il Minareto. Insomma, un passaggio importante nel cammino delle giovani donne verso una completa vita consacrata. S’è detto, cerimonia suggestiva, e bellissima, piena di riferimenti antichissimi come la lingua latina, quella della celebrazione della santa Messa. D’altra parte, le suore aderiscono alla congregazione “Consolatrici del Sacro Cuore di Gesù” che fa riferimento al movimento di monsignor Lefebrve, conservatore. Le ragazze, che oggi hanno indossato il vestito nero, erano già presenti da oltre un anno nella struttura di Narni: sono state accompagnate all’altare da padri e fratelli, indossando un candido vestito, che avevano realizzato con le proprie mani, durante i momenti di riposo dal servizio. Durante la celebrazione, in sequenze successive, le ragazze, che ora hanno anche un nome da suora, si sono ritirate per cambiare il proprio vestito da bianco a nero, segno dell’abbandono delle lusinghe del mondo. Grande compostezza durante la cerimonia ma altrettanta rumorosa gioia alla fine, d’altra parte le novizie sono tutte giovanissime provenienti da Stati Uniti, Svizzera, Francia per la maggior parte. Rimarranno ancora a Narni per un ulteriore periodo di “formazione” per poi essere destinate nei luoghi dove la congregazione svolge la sua attività, tra cui un orfanotrofio in India. La congregazione gestisce da decenni una casa di riposo proprio a Vigne.
La presenza di tanti religiosi, c’erano molti preti dell’ordine lefreviano, ha molto impattato nel centro storico di Narni, mai coinvolto in tali manifestazioni: le centinaia di persone hanno dato valore, al di là dell’importantissimo aspetto religioso, al fatto che Narni sia al centro di un movimento internazionale di tale forza.