“Il tempo per trovare un accordo per la gestione del campo sportivo di Narni Scalo, il sindaco De Rebotti lo ha trovato. Non sembra che lo abbia avuto per parlare con il liquidatore della Sgl Carbon, Marco Petrucci, sulla vicenda del lavoro nella fabbrica, ancora avvolta da speranze ed incertezze”. Marco Di Clemente, responsabile comunale della Uil, già dipendente della Sgl Carbon, non riesce a capacitarsi dello stallo della vicenda: “A detta del liquidatore Petrucci esiste un’altra manifestazione di interesse per la fabbrica narnese. Si aspetta però che l’imprenditore Michele Monachino la sgombri dopo la sua infruttuosa prova. Perché non va via? Perché in fabbrica rimangono ancora dodici dipendenti? Chi li paga? Chi paga l’energia elettrica? Chi è la nuova società interessata? Ecco quello che deve chiedere Francesco De Rebotti al liquidatore Petrucci e farlo sapere a lavoratori ed alla città. Per i campi sportivi c’è sempre tempo”.
Insomma la polemica è caldissima come l’estate: TuttiperNarni, Forza Italia con il coordinatore provinciale Sergio Bruschini, insieme ai comunisti che fanno riferimento a Luciano Novelli, hanno tappezzato i muri della città portando a conoscenza di questi misteri che nessuno intende svelare, della scarsa trasparenza del primo tentativo, quello di Monachino, e poi anche del secondo, quello “in nuce”.
Di Clemente si interroga anche sul perché un’azienda che si trova sulla “pezza de lu panno” come la Ecarb, cresciuta da una costola della Sgl Carbon, non trovi posto all’interno dello stabilimento narnese: al management servirebbe qualche capannone di quella che viene chiamata ”Narni Uno”. “Lavorano il carbone per impianti chimici – spiega il sindacalista – e sarebbe lì la sua collocazione naturale anche perché essendo in fase di espansione, ha anche problemi con la sua logistica. Inoltre essendo la fabbrica estesa per moltissimi ettari e la parte di Narni Uno non utilizzata, potrebbe essere messa a disposizione di tutte le imprese che si vogliono sviluppare”.
La Ecarb, insieme al suo indotto, ha molti lavoratori alle dipendenze e potrebbe superare, se ben assistita, quelli occupati alla vecchia Sgl Carbon. In definitiva Di Clemente chiama a raccolta le forze che vogliono lo sviluppo cittadino a partire dal vicesindaco Marco Mercuri, che aveva già da tempo dimostrato qualche perplessità sulla vicenda Monachino. “E’ ora il momento di dire le cose. Dopo sarà troppo tardi per tutti”.