Una stazione italiana. Treni che non partono e non arrivano mai, tranne uno, che va, chissà perché, a Modena. E i passeggeri lì ad attendere che il loro convoglio si appalesi, pronti a salirvi. E pronti ad accogliere famigliari ed amici in arrivo. E’ questo è uno dei fil rouge che guidano gli spettatori nella piece di Samuele Bussoletti, Chocolat, che si avvale anche della regia esperta di Marzia Giacinti: la rappresentazione si terrà nello splendido scenario di un giardino privato, appositamente allestito, proprio in Vicolo Belvedere. Però a bene vedere, anche la cioccolata è parte importante della trama, dello storytelling dell’ottava opera che la Compagnia si appresta a mettere in scena.
Aspettando Godot, allora? Troppo facile e troppo visto! Chocolat è divertente metafora dell’attesa di qualcosa, nella vita di ognuno di noi. Rispetto al mancato arrivo di Godot, qui c’è un treno che parte, verso Modena: lo svolgimento dello spettacolo si incaricherà di spiegare se quella è una meta surreale oppure funzionale alla trama. Un’opera da vedere tenendo presente che un’altro fil rouge è la musica, grandi pezzi, eseguiti da ottimi musicisti che avvolgeranno tutti i personaggi un pò strampalati, come si trovano nelle stazioni italianie e meglio ancora di tutto il mondo.
E la compagnia? Presto detto: Samuele Bussoletti, soggettista e sceneggiatore, è anche attore, insieme a Viola Bussoletti, Chiara Cerqueglini, Maria Luigia Grisci, Sara Masci, Adele Polzonetti e Massimo Tracchegiani. L’assistente di scena sarà Michela Grisci.