Una espansione continua, a piccoli passi ma regolare. Ora all’Italiana Keller Grigliati, sotto Narni, all’inizio della “pezza de lu pannu”, si stanno ampliando i capannoni, si portano in sede le lavorazioni che oggi vengono mandate ad aziende terze. Un consolidamento importante che fa della Keller, tutti la chiamano semplicemente così, un’azienda di punta del panorama industriale narnese. Intanto perché al momento, occupa 65 lavoratori, tutti associati ad una cooperativa, una vera cooperativa e non di quelle che si costruiscono per abbassare le tasse. Dove c’è una conduzione condivisa, per niente avventurosa. E poi l’ampliamento determinerà ovviamente anche un aumento di personale, cosa per niente banale in un territorio che non ce la fa a tornare attivo.
Il direttore, l’ingegner Leonardi, narnese purosangue, appassionato della sua azienda, racconta che per mantenere una sana e tranquilla gestione si sono evitati avventurismi di qualsiasi titolo. Qualche lavoro in Spagna, tanto per vedere, ma poco più. Una dimostrazione di concretezza industriale per segnare un futuro di una fabbrica, che tra alti e bassi, adesso è nella fase degli alti, dura da oltre 50 anni. E il direttore Leonardi spiega che i grigliati della Keller sono tecnicamente avanzatissimi, che il grigliato è diventato quasi un’opera d’arte, che può sopportare carichi importantissimi e che sbaglia chi pensa che il prodotto sia quello di 50 anni fa.
Intorno alla fabbrica, tra l’altro, stanno sorgendo anche dei campi fotovoltaici. Dice Giorgio Maurini, un “profeta” del fotovoltaico: “La Keller ed altre aziende in autoconsumo diffuso potranno ridurre significativamente i loro costi in bolletta con l’autoconsumo e la condivisione delle energia elettrica rinnovabile prodotta da questi impianti in fase di allaccio”.
Beh, se non è un circolo virtuoso questo…














