Non ci sono altri spazi a ridosso del centro storico da poter utilizzare. E così per trovare, almeno per il momento, un attimo di respiro, il Comune ha visto nell’area intorno al Minareto, il luogo di “esondazione” delle auto in sosta, in questo periodo di festa. Le difficoltà si sono anche ampliate a causa della riduzione degli spazi al Suffragio e davanti al Micheletti per i noti lavori.
Una soluzione che è frutto della disperazione: si trova ad un chilometro da piazza Garibaldi, per niente comoda per arrivarci, essendoci due strettoie che creeranno file e disagi.
Non ce ne erano altre, però: ora il comune sfodererà la classica navetta, che tutti aborrono, e che contribuirà ad ingolfare la strada. Lo spazio è del Noviziato di san Giuseppe delle suore levreviane che l’hanno però messo a disposizione per questi momenti di emergenza. Tra poco i lavori di adattamento per cento posti.
No, non c’erano altre soluzioni. Oddio, si sarebbe potuto anche iniziare a pensare come le vere città turistiche, Todi, Spoleto, nello spostare a valle gli spazi di parcheggio, per poi raggiungere il centro con impianti meccanizzati.
L’Amministrazione comunale, però, almeno una parte, rimane abbarbicata nel negare che quello della sosta sia il vero problema del Centro Storico ( e pure di Narni Scalo): magari realizza una ciclopica strada di accesso ma quando si parla di parcheggi non riesce a sfoderare che “ci mettiamo la navetta”.
Ed ora ecco il Minareto: di sicuro chi dovrà andare a parcheggiare sin là lo farà una volta sola e poi sparirà dalla festa e dalla città. Per sempre.