La droga a Narni Scalo dà l’idea di arrivare con mezzi di trasporto ordinari, sicuri: i treni. Certo, ci sono eccezioni, anche significative, ma i “cavalli” scendono alla stazione di Narni – Amelia con l’aria distratta di chi deve fare un viaggio ed invece avvia contatti con chi presidia il territorio per lo spaccio. I Carabinieri hanno anche intercettato auto piene di fumo destinato a Narni Scalo sul Raccordo Terni Orte, segno che la “diversificazione” da parte dei malviventi è comunque in atto. Comunque sia, quello, la stazione, è stato nel tempo il posto d’arrivo e lo dimostra anche l’arresto recente da parte dei carabinieri di un giovane tunisino, un corriere di droga proprio da quelle parti.
L’attività indica come la piazza venga considerata interessante da chi spaccia e sembra essere gestita in modo principale da Roma, saltando anche Terni. Può anche capitare che un “cavallo” salga a Narni a rinforzare i pusher del Centro Storico ma non c’è una regola fissa al punto che sembrano due mercati e due mondi differenti. A volte la facilità del treno è davvero insostituibile così rimane il primo impatto per droga, prostituzione, in netto calo, ed anche della pattuglia di rom, donne per solito, che si avvicina al supermercato Lidl pronte a fornire una serie di servizi di varia natura ed umanità, alcuni di questi molto apprezzati dalla popolazione anziana. Ma se quello è l’arrivo, lo spaccio e spesso anche il consumo dei giovanissimi, di coloro che non possono fumare a casa, si avvia nei campi intorno ad un hotel lungo la Tuderte, campi incolti pieni di buio e di occasioni per appartarsi. E senza telecamere. Non sembra che circoli droga diversa dal fumo: a Narni Scalo non vi sono discoteche, nemmeno locali di ritrovo e quindi lo sballo si ferma al primo livello. Ed è quello che vede tradizionalmente interessato il mondo degli studenti medi superiori: sempre per far un raffronto a Narni Scalo c’è il più grosso complesso didattico dell’intera provincia, con studenti, oltre mille, che arrivano da Amelia e dal suo comprensorio, sino da Guardea, da Calvi e quindi con un mercato potenziale. In calo la frequentazione dei Giardini Pubblici “Donatelli” per le numerose telecamere installate nel tempo ed anche perché i carabinieri li battono in maniera continua, carabinieri che operano in maniera capillare, al meglio di mezzi ed organici.
I campanelli d’allarme per la comunità sono però le improvvise presenze di persone non conosciute, di facce mai viste che tranquillamente passeggiano per lo Scalo e che si volatilizzano dopo qualche ora: persone che studiano il territorio? altre che hanno fatto un qualche tipo di trasporto? Veri turisti? Difficile dirlo! Di sicuro i controlli ci sono ed anche i cittadini sembrano fare la loro parte attivando ogni tipo di attenzione: ma telecamere e un livello superiore di controllo dell’area urbana di Narni Scalo sembrano davvero necessari.