AGGIORNAMENTO – ORE 13.00 – 14 MARZO
Continua a rilento la campagna vaccinale narnese: nel centro di Narni Scalo tutto chiuso come se non vi fosse alcuna emergenza, in barba al piano che il generale commissario straordinario ha preannunciato.
Rimane incomprensibile come sia possible che un centro del genere possa fare solo sette vaccini in due giorni, forse il record nazionale in quanto a scarsa efficienza. Una disorganizzazione alimentata sia dalla informazione che ha messo in dubbio la validità del vaccino astrazeneca sia dalla scarsa educazione civica di coloro, in maggior parte insegnanti, che erano stati assegnati. Da parte loro nemmeno una telefonata alla struttura che regola gli appuntamenti.
AGGIORNAMENTO 13 MARZO
Così non va! Solo sette vaccini sono stati inoculati oggi, sabato 13 marzo, nel punto realizzato al Campo Scuola di Narni Scalo: la paura derivata dalle notizie delle fiale del tipo AstraZeneca hanno fatto allontanare tutti coloro che si erano prenotati, per cui numerosissimi vaccini sono rimasti senza “padrone”.
Oggi pomeriggio, e forse nemmeno domenica, non ci saranno vaccinazioni perché il Pfizer è già terminato. Nel momento in cui il premier Mario Draghi spinge perché si acceleri proprio su questo tipo di prevenzione, vedere medici ed infermieri e volontari prendere il sole della incipiente primavera perché non c’era nulla da fare, è stato davvero un brutto spettacolo, non per colpa loro, ovviamente.
“Non si sa di chi sia la responsabilità ma di sicuro così non va – dice Marco Mercuri, il vicesindaco – questo è un ulteriore problema che rallenta la vaccinazione dei narnesi: non capiamo come sia possibile arrivare a situazioni del genere. Lunedì cercheremo di capire come vorrà andare avanti la Usl2”.