Ci sarà una replica, opportuna, al Teatro Manini di Narni: l’opera “La bicicletta rossa” che tanto successo ebbe solo qualche mese fa verrà riproposta il 24 novembre sulla spinta dei tanti che furono sorpresi dalla prima al Teatro Secci a Terni e se la persero.
La compagnia è quella dell’Associazione Vicolo Belvedere che ha come regista Marzia Giacinti ed ispiratore Samuele Bussoletti. L’opera è tratta da un libro di Laura Diamanti e racconta, va ricordato, la storia di due sorelle, che si erano perse e poi, dopo decenni, ritrovate, per le tante vicende dell’esistenza. Un lieto fine anche se con la sottolineatura della durezza della vita che non sempre si offre per finali in rosa. Questa però è storia vera e tra il cast ci sono pure le due sorelle protagoniste della divisione e del ritrovo. Perché la bicicletta rossa? E’ parte della storia, ed è quella che una sorella spingeva quando si allontanava dalla sorella. Per entrambe era rimasto il segno inequivocabile della sofferenza, della solitudine e della lontananza.
Tra l’altro l’Associazione Vicolo Belvedere continua la sua collaborazione con la consorella che lotta contro il cancro, l’Anlcc, alla quale devolverà una consistente parte dell’incasso netto.