Era una sperimentazione: e così dopo qualche tempo di prove, contestate, spesso a prescindere, il Comune di Narni è tornato indietro sul traffico a Narni Scalo. Le scelte dell’assessore Mercuri, ma anche del capo dei vigili, non sono state apprezzate e si ripartirà con ulteriori studi ed applicazioni. Facendo ritornare tutto a qualche mese fa non è che sparirà completamente il problema l’inquinamento, il rumore, il disagio rimarranno esattamente come prima: si sposteranno da una via all’altra. L’assessore Mercuri ci ha messo la faccia, ha preso le indicazioni, sempre contrastanti, perché chi abita in una via vorrebbe che tutto il traffico venisse spostato in un’altra: sostiene che tutto questo poi è servito a capire quello che necessita. E cioè: una nuova “bretellina”, per andare dalla rotonda Fina a Via Capitonese, che dovrà essere finanziata dall’Anas e Regione. E poi una “bretella” che sposti il traffico di passaggio verso la Elettrocarbonium: ma per questo ci vorranno anni e milioni: rimane comunque a detta di tutti l’unica soluzione vera. Per adesso due rotonde che regolano il traffico, marciapiedi e piste ciclabili. E poi dei veri segnalatori di velocità per chi supera il trenta all’ora. Ma ecco di seguito il comunicato dell’assessore Mercuri.
I problemi del traffico a Narni Scalo ci sono, inutile nasconderlo.
Quello che l’Amministrazione comunale ha cercato di fare in questi mesi è stata una sperimentazione volta alla razionalizzazione dell’esistente, perchè la pesantezza, anche in termini di inquinamento e disagio fisico delle tante auto a Narni Scalo, è davvero elevata.
È necessario, innanzitutto, disilludere qualcuno dal pensare che spostare le auto da una via all’altra possa risolvere il problema: purtroppo le emissioni inquinanti rimangono inalterate! Quindi è stata una sperimentazione, utile e necessaria al fine di non far rimanere tutto solo sulla carta, di vedere in “campo” come avrebbe potuto funzionare.
Una sperimentazione, come è stato detto in più occasioni, al punto che il prossimo mercoledì trenta marzo si ripristinerà il doppio senso in Via del Parco.
Tutto inutile, allora??? Proprio no!!! Attraverso la sperimentazione, e anche le lamentele dei cittadini, con i quali torno a scusarmi per i disagi arrecati, io e i miei collaboratori abbiamo aumentato il bagaglio di conoscenza, delle esigenze e delle problematiche del centro abitato. L’Amministrazione si è confrontata in maniera costante con tutti, e molte delle decisioni che oggi vengono contestate, sono state prese insieme ai rappresentanti dei vari movimenti, comitati dei cittadini che rappresentavano parte del centro abitato.
Non di meno abbiamo affrontato in questo periodo alcuni dei nodi, delle criticità: le due rotonde già realizzate, il chilometro, e più, di marciapiedi rifatti ex novo o ristrutturati, gli ulteriori lavori che si andranno a realizzare a partire dalla chiusura estiva delle scuole, come il percorso pedonale protetto per accedere al “Centro di Salute”, i percorsi ciclopedonali da ridisegnare rispetto a come li avevamo immaginati, oltre all’istituzione di “zone 30” in Via della Libertà e Via del Parco, nella filosofia di spostare l’attenzione verso il pedone e verso il ciclista, ossia verso un diverso concetto di mobilità, sempre meno dipendente dalle auto.
Ci vorrà del tempo anche perché, purtroppo, la inosservanza delle regole è la vera regola in questo centro abitato: dovremo intensificare i controlli, anche se basterebbe davvero poco da parte di tutti perchè il traffico possa tornare gestibile.
Cosa faremo in futuro? Intanto il collegamento stradale tra la rotonda “Fina” e la provinciale “Capitonese”, che decongestionerà il vero nodo della questione, cioè il bivio per Capitone. A tale proposito abbiamo aperto un dialogo con la Regione e con l’Anas.
Non ce la faremo subito a realizzare le bretelle, ovvero quegli assi viari che sono rimasti nel mondo dei sogni di tanti amministratori, di cui ora si vede la mancanza. Nel futuro saranno di sicuro completate, poiché sono indispensabili, ma per adesso si spera in un aiuto da parte di tutti, senza troppe polemiche, per portare avanti un discorso di buon senso.
Noi abbiamo ereditato un centro abitato complesso nella sua semplicità, però ce la stiamo mettendo tutta per migliorarne la qualità della vita.