La Corsa ha davvero conquistato tanti record, è davvero decollata nel panorama turistico/folcloristico nazionale. Tutto strapieno, ogni giorno (forse un po’ meno la sera del Corteo), a cominciare dalle occasioni culturali: qualcuna, quelle nell’atrio del Comune fiacchetta, altre invece con una maggiore partecipazione. Ma è l’offerta culturale che è stata grande ed appetibile, con possibilità di crescita infinita, con un museo in più, al Beata Lucia. Si è incominciato ad invertire la tendenza: “Vado a Narni per qualcosa di bello e poi nella hostaria”. Che hanno registrato incassi da capogiro: si dice, l’ha raccontato un fornitore, a Santa Maria l’altro sabato sono state incassati ben 28.000 euro nelle hostarie arancioviola, largamente intese. C’è insomma chi ha fatto i conti stabilendo in due milioni di euro quello che è finito nelle casse di terzieri ma anche dei ristoratori, commercianti vari. Anche la farmacia, per dire ha avuto un’impennata di acquisti. E’ normale: giro d’affari impressionante.
Benissimo, allora, solo che tutto questo deve avere una ricaduta sulla città, che deve diventare, su questa spinta più bella ed affascinante. Più parcheggi, più ristoranti, più negozi specializzati, ma per questo non c’era bisogno di arrivare alla Corsa all’Anello, lo si sapeva già, solo che in quel periodo tutto è amplificato. Il Comune ci penserà di sicuro, con fatica, perché pensa di andare alla Rocca con sei ascensori invece di un ampliamento del parcheggio. Come dire che il successo non deve far montare la testa a nessuno: non ai Terzieri che si presentano con hostarie sempre più ordinarie, dove si mangia, mica sempre bene, al prezzo di un buon ristorante, alla pulizia della città, molto migliorata ma che abbisogna di altro sprint, alla organizzazione del Corteo del sabato sera, partito con quasi un’ora di ritardo e il minor afflusso di persone lo sta a dimostrare. Con le lungaggini al Campo de li giochi con tutti che si danno da fare per fare diventare noiosa una corsa molto bella ed affascinante: a Siena, i cavalli arrivano e corrono senza tante storie. E non si paga alcun ingresso.
Quest’anno i costumanti hanno anche dovuto attendere che si ritrovasse la chiave che apriva il lucchetto del cancello d’ingresso al Campo de li giochi. Va in archivio una corsa bellissima, allora; con poco ormai potrebbe diventare memorabile.