“In merito ad articoli di stampa emersi in questi giorni rispetto a un presunto caso di batterio Vibrio Vulnificus, la direzione sanitaria chiarisce che i medici del Santa Maria non hanno mai certificato la presenza di tale batterio in alcun paziente. Si precisa inoltre che le informazioni contenute negli articoli pubblicati nei giorni scorsi non derivano da fonti ufficiali emesse dall’Azienda Ospedaliera”.
E’ la brevissima nota emessa in serata dall’azienda ospedaliera “Santa Maria” di Terni.
Un uomo di 49 anni di Rieti, secondo quanto riportato da alcuni organi di stampa, era stato salvato proprio dai medici dell’ospedale di Terni dopo aver contratto, a suo dire, il Vibrio vulnificus.
IL BATTERIO
Il Vibrio vulnificus è un batterio che appartiene al gruppo dei vibrioni e, come tale, è causa occasionale di gastroenteriti contratte per via alimentare. Questo agente infettivo è noto, però, anche per essere uno dei cosiddetti “batteri mangia carne”, responsabile di manifestazioni cutanee e sistemiche estremamente gravi, se non addirittura fatali.
Nella maggior parte dei casi, il Vibrio vulnificus è responsabile di intossicazioni alimentari dovute all’ingestione di molluschi o crostacei crudi e contaminati, che si manifestano sotto forma di scariche diarroiche associate a nausea, vomito e dolori addominali.