“I cittadini di Collepaese si oppongono alla costruzione di un’antenna 5G: Un intervento impattante e potenzialmente pericoloso per la salute”.
Lo si legge in una nota diffusa dal comitato spontaneo che sta sorgendo tra le famiglie residenti nella zona. Cresce infatti la preoccupazione dopo l’avvio, la scorsa settimana, dei lavori per l’installazione di una nuova antenna 5G alta oltre 30 metri, a pochissimi metri dalle abitazioni.
Sabato 8 novembre, una famiglia residente in Strada dei Mandrilli ha preso atto dell’apertura del cantiere a circa 10 metri dal proprio cancello. Nella casa vive anche una bambina con un delicato quadro clinico, per la quale i medici hanno raccomandato di evitare la prolungata e permanente esposizione a fonti di onde radio e campi elettromagnetici. La vicinanza dell’impianto – hanno spiegato i famigliari – rappresenterebbe quindi un rischio molto concreto per la sua salute.
Oltre ai motivi di carattere sanitario, i cittadini segnalano anche gravi criticità di natura ambientale e paesaggistica. L’area interessata dall’intervento ricade infatti in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, lungo la cosiddetta “Strada Panoramica”, conosciuta per il suo pregio naturalistico e il valore identitario per la comunità locale. La realizzazione dell’imponente antenna comporterebbe – secondo i residenti – un grave pregiudizio ambientale, alterando in modo irreversibile il profilo del paesaggio.
L’intervento sta destando profonda preoccupazione anche in tutta la zona della Valnerina, da cui l’antenna sarebbe visibile.
Alcuni abitanti si sono rivolti all’Avvocato Antonio De Angelis e hanno già presentato una diffida formale al Comune di Terni chiedendo l’immediata sospensione dei lavori e la verifica di tutte le autorizzazioni urbanistiche e ambientali concesse. Nel frattempo, è in corso l’organizzazione di un comitato cittadino spontaneo per coordinare le azioni di protesta e tutela del territorio.
“Non siamo contrari al progresso tecnologico – dichiarano i residenti – ma riteniamo che debba essere perseguito nel rispetto della salute, della sicurezza e del paesaggio. Questa installazione è sproporzionata, collocata troppo vicino alle case e in un’area che merita tutela, non deturpazione.”
Il gruppo di cittadini invita le autorità comunali, provinciali e regionali a intervenire tempestivamente per sospendere i lavori e avviare un tavolo di confronto con la popolazione, nel rispetto dei principi di trasparenza e partecipazione.













