“Tante parole, nessuna decisione. Sul nuovo ospedale di Terni la presidente Proietti certifica una scelta precisa: rinviare, non chiarire, non assumersi responsabilità. I tempi si allungano fino a diventare indefiniti, i costi restano un mistero, così come le risorse con cui si vorrebbe finanziare l’opera. A tutto questo si aggiunge un grave problema di trasparenza democratica, con il confronto istituzionale deliberatamente evitato e la voce dei consiglieri regionali di opposizione messa a tacere”.
Lo sostengono in una nota i gruppi di opposizione in consiglio regionale; Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Umbria Civica.
“La conferenza stampa di presentazione dello studio per l’individuazione di aree idonee alla localizzazione del nuovo ospedale di Terni, lascia aperte tutte le questioni fondamentali e solleva più dubbi che certezze – si legge nella nota – a partire dalle tempistiche, sulle quali la presidente non è stata affatto chiara, evitando di rispondere alle domande dei giornalisti e lasciando intendere che uno studio di fattibilità vero e proprio sarebbe pronto soltanto entro il 2028. Un orizzonte temporale che rende evidente come, con questo approccio, i tempi di realizzazione dell’opera siano destinati a diventare biblici, con il concreto rischio che il nuovo ospedale di Terni non venga mai realizzato. Tra l’altro, aver individuato ben cinque possibili location per la posizione dell’ospedale, non potrà che alimentare confusione e divisione, proprio in un momento in cui sarebbero necessarie delle scelte chiare e nette.
Gravi incertezze emergono anche sul fronte dei costi. Anche in questo caso la Proietti ha eluso le domande, senza fornire alcuna indicazione né sul costo complessivo dell’opera né, soprattutto, su come la Regione intenda reperire le risorse necessarie per finanziarla. Dopo oltre un anno di governo regionale, siamo ancora di fronte a un progetto senza numeri, senza coperture e senza certezze. Al momento, l’unica notizia certa, per ammissione della stessa Proietti, è che la precedente giunta di centrodestra ha lasciato 280 milioni di euro di fondi INAIL già opzionati, per i quali l’attuale giunta ha dovuto chiedere una deroga, non avendo rispettato la scadenza del 31 dicembre 2025. A questi si aggiungono i 78 milioni di euro dell’ex articolo 20, che in origine erano 127 milioni, sempre come da loro stessa ammissione.
A ciò si aggiunge un ulteriore elemento di metodo che riteniamo inaccettabile. Prima della conferenza stampa era stato annunciato uno spazio di confronto e di ascolto anche per gli interventi dei consiglieri regionali di opposizione presenti. Al termine, invece, dopo le domande dei giornalisti, ogni possibilità di intervento è stata negata. Ai consiglieri non è stato consentito di parlare, chiudendo di fatto il confronto e sottraendosi alle domande scomode. Alla luce di quanto emerso, appare evidente che la presidente Proietti abbia scelto la strada del non decidere, rinviando tutto a un futuro indefinito, senza tempi certi, senza risorse e senza un reale confronto istituzionale.
Eppure, il nuovo ospedale di Terni rappresenta un’infrastruttura strategica e imprescindibile per la città e per l’intera Umbria, per la qualità delle cure ai pazienti, per l’attrattività del sistema sanitario, per lo sviluppo dell’università e delle strutture collegate, per la capacità di attrarre professionisti e pazienti anche da fuori regione. Terni non può più permettersi rinvii, ambiguità e fughe dalle responsabilità. Servono scelte chiare, tempi certi e risorse definite. Tutto il resto è solo propaganda”.













