“Ogni bambino è un Re” è il titolo del musical che andrà in scena dal 16 al 18 gennaio alle ore 21 al Teatro Secci di Terni.
L’opera nasce da un’idea di Roberto Vallerignani di rappresentare la natività con una visione laica, immaginando i dubbi e le perplessità dei protagonisti della vicenda. Protagonisti sono Alessandra Drusian e Fabio Ricci (i Jalisse) che interpreteranno rispettivamente Maria e Giuseppe; la Madre sarà interpretata da Barbara Kal e Miriam Nori assumerà le vesti di Efrata di Ghidea. Serena Cecchi, Giacomo Martinelli e Matteo Chiappalupi indosseranno gli abiti dei pastori, Mauro Antonelli sarà Erode.
I Magi saranno interpretati da Nadia Biancucci, Daniele Corsi e Leonardo Giuliani. Raffaele “Rifolo” Riccardi, nelle vesti dell’angelo Gabriele, sarà la nostra guida. Le coreografie sono state create e realizzate da Giada Benedetti in collaborazione col gruppo di ballo della ASD Dancers. Le musiche sono state scritte da Roberto Vallerignani, con gli arrangiamenti curati da Lele Anastasi e Stefano Pettirossi.
Il musical “Ogni bambino è un Re” è realizzato in collaborazione con Scuola Italiana Influencer e parte degli incassi saranno devoluti a favore di Valeria Masala, mamma di due figli, rimasta gravemente ferita in un incidente stradale: “Torna a fare trekking, Valeria”.
Si tratta di un racconto in chiave moderna, ma con l’occhio di un ex angelo tornato tra noi a ricordarci cosa avvenne circa 2.000 anni fa e quello, invece, di un vero angelo che sottolinea i passaggi salienti della storia, così come raccontata nel Vangelo secondo Matteo. Il tutto sottolineato e scandito da una musica che spazia tra il classico, il rock e una house dalle venature mediterranee, un ballo puntuale e coinvolgente fa da contrappunto al cantato, lo esalta. Il palco del Teatro Secci è allestito in maniera minimalistica.
Ogni protagonista appare quasi soggiogato dalla luce che lo evidenzia, si legge in una nota, per ripiombare subito dopo nel buio che più gli è consono; gli abbigliamenti degli artisti accennano a una fase post bellica, tra moderno e contaminazioni orientali. Invece le luci tagliano a spicchi lo spazio calpestabile, evidenziando in maniera geometrica le aree di pertinenza. In questo alternarsi di chiaro e di scuro si muovono tre gruppi di personaggi.
Il primo gruppo composto dall’ex angelo, che ha smesso le ali per rappresentare la Madre di ogni bambino; il secondo è composta dai tre pastori, che raffigurano le istanze basilari del popolo, infine i magi, l’ultimo gruppo, che rappresentano i sacerdoti e studiosi degli astri, partiti per onorare un nuovo re e costretti da Erode a un compito non proprio piacevole. Sulla loro strada incontreranno Erode, rappresentazione del potere senza compromessi, Efrata di Ghidea, una donna tormentata dalla bellezza della sua gioventù piombata nella miseria degli ultimi, Maria e Giuseppe, i predestinati, costretti dopo la gioia di una nascita a migrare in terre straniere per salvare il loro bambino.
Gabriele, l’angelo, scandirà i momenti della narrazione, riportando tutti sulla via tracciata dalla tradizione; portati a perdersi nel dubbio che sgretola le stesse fondamenta della coscienza.