Dall’epoca romana al Medioevo fino al Rinascimento, un percorso fra i sotterranei di tre città per scoprire la storia dell’Umbria nel profondo. E’ stato presentato questa mattina nella Sala consiliare del Comune di Orvieto, il progetto di promozione e valorizzazione reciproca del Pozzo di San Patrizio di Orvieto, Narni Sotterranea e delle Cisterne romane di Amelia. Erano presenti il sindaco di Orvieto e assessore al Turismo, Roberta Tardani, l’assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Amelia, Elide Rossi, l’assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Narni, Giovanni Rubini, Roberto Nini e Annamaria Loretani di Narni Sotterranea, Stefano Grilli ed Elena Trippini di Sistema Museo, la società cooperativa che gestisce i servizi del Pozzo di San Patrizio di Orvieto e le Cisterne di Amelia. I tre siti sono tra i principali luoghi d’interesse turistico underground della provincia di Terni e registrano ogni anno un elevato numero di visitatori provenienti da ogni parte del mondo per l’indiscusso interesse storico, artistico e culturale che esprimono. L’accordo intende quindi avviare un percorso di collaborazione che possa accrescerne la visibilità e mettere in rete il sistema di relazioni che ciascuno dei tre attrattori turistico-culturali ha con altre realtà del territorio umbro e non solo. La convenzione triennale alla base dell’accordo – sottoscritta questa mattina da Comune di Orvieto, Associazione culturale Subterranea e Sistema Museo – si pone come obiettivo la promozione integrata e reciproca dell’offerta turistica e culturale ma soprattutto di creare percorsi turistici tematici e integrati e di favorire la permanenza dei turisti interessati a visitare città d’arte e piccoli borghi della zona sud occidentale dell’Umbria.
Nel concreto, oltre alla presenza nei tre siti del materiale informativo e alla promozione condivisa sui canali web e social di iniziative ed eventi, si partirà da subito con una reciproca scontistica sui biglietti di ingresso. Con il ticket del Pozzo di San Patrizio si potrà dunque accedere a prezzo ridotto a Narni Sotterranea e alle Cisterne di Amelia e viceversa. “Un accordo – ha affermato il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – che va nella direzione indicata dall’assessorato regionale al Turismo di una promozione sempre più coordinata e congiunta dei territori dell’Umbria e che si inserisce nel processo di valorizzazione del Pozzo di San Patrizio e dei sotterranei di Orvieto che abbiamo portato avanti in questi ultimi tre anni. Con quasi 250mila visitatori raggiunti nel 2022, record di sempre – ha agguiunto – il Pozzo di San Patrizio è uno dei siti storici e turistici più importanti dell’Umbria e d’Italia grazie a un lavoro che lo ha messo al centro di efficaci campagne di comunicazione ma anche di iniziative ed eventi che ne hanno rinnovato l’esperienza di visita. Allargando l’orizzonte ai sotterranei delle città di Narni e Amelia non solo vogliamo amplificare la promozione ma proporre Orvieto come destinazione turistica e hub da cui partire per andare alla scoperta dell’Umbria. In questo momento poi – ha concluso il sindaco Tardani – abbiamo l’ambizione di diventare Capitale italiana della Cultura 2025 in un momento veramente importante e fertile per l’Umbria”. “Questo accordo è espressione della capacità dei Comuni e delle associazioni promotrici – ha detto l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Amelia, Elide Rossi – di fare rete per far conoscere al meglio e in una prospettiva più ampia, i territori di questa parte dell’Umbria che da Orvieto raggiungono Narni attraversando il distretto dell’amerino e quindi la città di Amelia. Il Comune di Amelia nella piena consapevolezza dell’importanza di fare rete, come sostenuto dall’assessorato regionale alla Cultura e al Turismo, non può che esprimere profonda soddisfazione per la collaborazione di offerta turistica e culturale, che prevede oltre ad una promozione integrata, una reciproca scontistica sui biglietti. Amelia prevede un biglietto unico del circuito museale, che permette la visita tematica a Palazzo Petrignani, al Museo Archeologico e alla Cisterna romana. Siamo sicuri che questo sia un ulteriore passo verso una visione multicentrica, ampia e condivisa della politica turistico culturale, in grado di sviluppare una crescita virtuosa e coinvolgente dei nostri territori e quindi della Regione Umbria”.
“La contaminazione tra varie realtà diverse ma che hanno delle similitudini – ha spiegato l’assessore alla Cultura e al Turismo di Narni, Giovanni Rubini – è importante per far conoscere l’Umbria del Sud in questo percorso che abbiamo iniziato, anche in collaborazione con il Comune di Amelia, con il progetto della Terra dei Borghi Verdi. Un’iniziativa che nasce dalle associazioni che si prendono cura delle nostre bellezze e che punta ad aumentare nel tempo l’esperienza in questi territori ammirandone le bellezze culturali e assaporando le eccellenze enogastronomiche. Un primo tassello che è stato messo e che sarà utile per metterne degli altri”. “Narni sotterranea – ha detto Roberto Nini di Narni Sotterranea – è fondatrice dell’Associazione Italia Sotterranea che comprende i principali ipogei nazionali, ed ha voluto che questo legame si creasse anche a livello locale con Amelia e Orvieto in particolare, dove ha già una proficua collaborazione con Orvieto Underground e il Pozzo della Cava. Da sempre abbiamo creduto nella collaborazione con altre realtà, regionali prima e nazionali poi, in modo da realizzare una rete che consentisse al turista di conoscere in tempo reale mete vicine, facilmente raggiungibili, capaci di farlo sostare più giorni, per fargli scoprire anche le altre bellezze umbre e nel contempo incrementare l’economia che gravita intorno a questo settore”.
“Aver contribuito a creare un sistema di promozione reciproca fra questi tre sotterranei dell’Umbria – hanno spiegato Stefano Grilli ed Elena Trippini di Sistema Museo – è stato per noi un importante traguardo, perché crediamo che sarà la novità della prossima stagione turistica. Un modo insolito per i visitatori di conoscere la storia del nostro territorio, non con gli occhi rivolti verso il cielo, come siamo abituati, ma con lo sguardo attento verso il basso. Percorrendo le strade panoramiche di questa parte dell’Umbria, in un raggio di circa 50 chilometri di distanza, si incontrano le tre città, tutte facilmente raggiungibili per chi si sposta da Orvieto verso la Valnerina e viceversa. Sono tre tappe che faranno conoscere dal profondo la storia che va dal periodo Romano delle Cisterne di Amelia, all’età Medievale di Narni Sotterranea, fino al Rinascimento con il Pozzo di San Patrizio di Orvieto. Tre epoche storiche che emergono per i loro sorprendenti esempi di ingegneria e di strutture ipogee, caratteristiche uniche del periodo che rappresentano”.