Niente visite ai degenti nell’ospedale di Terni da ieri, lunedì 28 aprile.
Su disposizione della direzione sanitaria, infatti, che recepisce l’ultimo DPCM del 26 aprile, “considerata la necessità di ridurre il più possibile l’afflusso di persone in ospedale, a ulteriore tutela dei pazienti ricoverati dando così maggiore efficacia alle iniziative intraprese al fine di limitare quanto più possibile l’ingresso del coronavirus in ospedale, è vietato l’ingresso dei visitatori nelle aree di degenza.”
“Il direttore della struttura di degenza – viene inoltre spiegato – potrà eccezionalmente, in deroga a quanto disposto e sotto la sua diretta responsabilità, certificare la necessità della presenza di un caregiver (assistente) o famigliare, individuando una fascia oraria e sarà tenuto a darne informativa alla DMPO (Direzione Medica di Presidio Ospedaliero) con opportuna relazione e spiegandone le motivazioni.”
Nella disposizione si precisa comunque che sarà consentita la presenza in reparto di una sola persona per ricoverato che dovrà peraltro essere sottoposta a tampone covid-19 prima dell’ingresso. Soltanto nel caso di un minore ricoverato sarà consentito l’accesso a entrambi i genitori dopo l’esito del tampone.
Inoltre la persona che avrà accesso al reparto dovrà procedere a una attenta disinfezione delle mani, dovrà indossare la mascherina e i copricalzari.
Le deroghe saranno concesse in via eccezionale, ad esempio, per nascite, per assistenza a paziente con grave handicap o per pazienti terminali.
Novità anche per quanto le visite ambulatoriali all’interno dell’ospedale.
L’utente dovrà mostrare la prenotazione in portineria dove sarà sottoposto a valutazione pre-ingresso. Sarà consentito l’ingresso non prima della mezz’ora antecedente la prenotazione della visita. Sarà consentito l’ingresso al solo paziente ed eventualmente ad un accompagnatore soltanto se il paziente è afflitto da disabilità grave, ad entrambi i genitori se si tratta di un minore. Anche l’accompagnatore/i sarà sottoposto a valutazione pre-ingresso.
Se il paziente o l’accompagnatore nel corso della valutazione sono considerati come sospetti-covid 19 saranno rinviati immediatamente al proprio domicilio e sarà loro raccomandato l’isolamento volontario.