Nuova pluridonazione all’ospedale di Terni da parte dell’associazione “I Pagliacci” che, nonostante per il Covid abbia dovuto interrompere l’attività in reparto dallo scorso marzo, non ha mai smesso di portare il proprio contributo sia ai bambini, con iniziative di intrattenimento a distanza, sia al personale e ai reparti ospedalieri con numerose donazioni.
In attesa di far recapitare due poltrone relax dedicate ai familiari dei bambini ricoverati, il presidente Alessandro Rossi ha consegnato personalmente un totem sanificatore dell’aria con divertente grafica personalizzata, cento libri per bambini da 2 a 12 anni e 2000 mascherine per la Pediatria. Aveva già consegnato, durante la fase più critica dell’emergenza Covid, un carrello per la terapia intensiva neonatale, una poltrona per Ostetricia e ginecologia e tre comodi supporti con seduta antiribaltamento per i letti della Pneumologia, oltre a decine di migliaia di mascherine chirurgiche e altri dispositivi di protezione individuale (mascherine Ffp2 e Kn95, visiere, camici, tute impermeabili).
Ma la relazione con i bambini resta sempre prioritaria, così, non potendo entrare in ospedale i Pagliacci, per garantire in qualche modo una costante presenza “a distanza”, sono approdati in tv rimodulando la loro attività. Grazie al sostegno della Fondazione Carit sono nate infatti le “Storie per la pediatria”, una serie di divertenti video tutorial, narrazioni di favole, giochi e magie che fino alla fine dell’anno vanno in onda ogni martedì e venerdì alle ore 18.15 sull’emittente televisiva Teleterni, anche in diretta streaming.
A ringraziare Alessandro Rossi per queste ultime donazioni c’erano il commissario straordinario Pasquale Chiarelli, il direttore sanitario Sandro Vendetti, il direttore di Ostetricia e ginecologia Leonardo Borrello con la dottoressa Carla Giri, la direttrice della Pediatria TIN Federica Celi e Leonardo Fausti degli affari generali, referente per le donazioni Covid.
“L’entusiasmo di Alessandro Rossi è contagioso – ha commentato il commissario Chiarelli – e ci ricorda che la carità, come la solidarietà, non può essere neutra, asettica, indifferente, tiepida o imparziale“.