Inaugurato nel reparto di Radioterapia Oncologica dell’ospedale Santa Maria di Terni il nuovo acceleratore lineare Halcyon. Si tratta di uno strumento all’avanguardia, in tutta Europa ne sono presenti soltanto 67 di questo genere. “Con il nuovo acceleratore, il terzo in funzione al Santa Maria – ha spiegato il direttore della Struttura Complessa di Radioterapia Fabio Trippa – il nostro centro potrà far fronte alle esigenze dei pazienti continuando a garantire una qualità tecnologica di alto livello. Si tratta di un macchinario come pochi ce ne sono a livello nazionale, e questo è sicuramente un elemento di ulteriore orgoglio per la nostra azienda”.
L’acceleratore entrerà in funzione già dalla prossima settimana nel reparto che nel 2022 ha totalizzato 8960 visite ambulatoriali (+22% rispetto all’anno precedente) e 1177 visite ambulatoriali extraregionali (+7%). “Questo nuovo macchinario – ha detto il direttore generale Andrea Casciari – ci permette di innalzare ulteriormente anche lo standard qualitativo dei servizi offerti ai cittadini, riducendo tempi e ottimizzando risorse. Per questo dobbiamo ringraziare chi ha lavorato a questo progetto, medici, tecnici e istituzioni”.“L’ospedale di Terni diventa sempre più punto di riferimento – ha aggiunto la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei – il nostro obiettivo, come Regione, e d’intesa ovviamente con le nostre aziende sanitarie, è quello di elevare sempre più la qualità delle prestazioni offerte ai cittadini. L’arrivo al Santa Maria di questo nuovo acceleratore lineare va proprio in questa direzione: grazie a questo macchinario potremo innalzare gli standard di cura e anche l’azienda ospedaliera avrà vantaggi a livello di ottimizzazione del lavoro, arrivando a risparmi di tempo ed energie”. “Terni è sempre stato un polo attrattivo per le altre regioni – ha affermato l’assessore regionale Luca Coletto – significa che c’è medicina di eccellenza. Stiamo lavorando per innalzare gli standard anche nel settore oncologico. La radioterapia diventerà sempre più un centro attrattivo anche per i pazienti di altre regioni e per i cittadini umbri che non dovranno andare a curarsi fuori regione“.