“Otto interpreti un formato” una mostra interessante, come tutte quelle proposte dalla Galleria Forzani di via Mazzini a Terni, che raccoglie i lavori “cinquanta per 60” di otto artisti umbri.
In rigoroso ordine alfabetico si va dal costruttivismo estetico con equilibrio fra tessuto fortemente materico è fatto segnico di Giuseppe Berni; alla modalità espressiva in dinamica evoluzione con una personalissima interiorizzazione delle forme di Diletta Boni; alle originali foto di Francesco Capponi che propongono immaginifiche visioni in una precisa dialettica di luci ed ombre; Alessio Castrichini, invece, realizza composizioni nelle quali la struttura segnica e pittorica si contamina con immagini a collage; nelle opere di Caterina Ciuffetelli l’azione creativa è animata da libera espressione in un’esecuzione ritmica di forme-segni concepiti come universo di simboli; un’esacerbata strutturazione delle composizioni, con spaccature e sovrapposizioni di materia, nei lavori di Massimo Forzani, crea profonde ed intense suggestioni, forme evocative di forte impatto emotivo; Piero Milardi sembra proporre, attraverso una ricca e variegata simbologia nonché sapienti contrasti cromatici, una rappresentazione estetica basata su una ricerca compositiva in equilibrio formale e ritmico; Giosuè Quadrini arricchisce il piano pittorico con strutture in rilievo che perdono ogni riferimento di concretezza per divenire poetica visione, a volte, invece, la superficie cromaticamente trattata è contaminata da segni e lettere, quasi un alfabeto alchemico carico di significati.
Una mostra, “Cinquanta per 60: otto interpreti un formato”, nella quale si possono apprezzare modalità stilistiche e formali diverse, opere che costituiscono testimonianza di percorsi esistenziali ed estetici condotti con serietà e spiccata sensibilità e che ci proiettano, in modo intenso ed immediato, in una dimensione squisitamente emotiva.