Paolo Angeletti, candidato sindaco del PD, è un ingegnere di 72 anni, già presidente dell’Ater e del comitato tecnico-scientifico per il terremoto del 1997, docente universitario alla Sapienza, già presidente dell’ordine degli ingegneri. Sa bene che la sfida che lo attende è ardua. I Dem ternani, dopo il buco di bilancio e il commissariamento del Comune, hanno attraversato una fase non semplice e a pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle candidature del 10 giugno non avevano ancora ufficializzato il loro candidato. Alla fine è stato scelto lui e sembra che il partito si sia ricompattato intorno al suo nome. Angeletti sa bene che Terni ha tanti problemi da risolvere: “i problemi urgenti sono sotto gli occhi di tutti, il lavoro, l’economia, il Teatro Verdi, la Fontana di Piazza Tacito, il decoro urbano, il parco Cardeto. Poi ci sono problemi di prospettiva, quelli più importanti, per costruire le basi di un nuovo futuro sociale ed economico”.
Il candidato sindaco ha detto che non farà mai promesse che non potrebbe mantenere, ma promette il proprio impegno e di ascoltare i cittadini, i loro problemi “sono importanti i pareri di tutti, anche di coloro che sono lontani dal mio sentire. Risolvere i problemi significa anche arrivare ad un cambiamento della città “.