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Quando Andrea Cavicchioli comincia a parlare , “perché onestà….” scoppia la protesta con urla e grida da parte del folto pubblico presente nella sala consiliare di Palazzo Spada.
Un consiglio comunale bollente con all’ordine del giorno le mozioni delle opposizioni che chiedono, in coro, un passo indietro della giunta dopo i provvedimenti adottati dalla magistratura. Il Partito Democratico è sulla difensiva , chiede due volte la sospensione della seduta prima che il consiglio cominci. E quando il capogruppo del PD prova soltanto a spiegare, alla fine non si capisce nemmeno che, è interrotto dalle urla altissime di parte del pubblico, inutilmente richiamato alla calma dal presidente dell’assemblea, Giuseppe Mascio il quale minaccia di far inteventire gli agenti della polizia municipale.
Serve a poco, anzi a niente. Al grido di “buffoni, buffoni” va in scena una dura contestazione. “Prima che me ne vado io, te ne vai tu”, dice una signora rivolta al presidente Mascio. La situazione si fa insostenibile e la possibilità che il consiglio venga interrotto, sempre più concreta. Tanto che due pasdaran della protesta, quelli dell’ala dura, Enrico Melasecche e Valentina Pococacio sono costretti a invitare i presenti alla calma, “anche per non offrire alibi alla maggioranza”.
E IL CONSIGLIO COMINCIA
In seguito ai provvedimenti di ieri, della magistratura ternana , il sindaco Leopoldo Di Girolamo e l’assessore Stefano Bucari si sono autosospesi dal Partito Democratico. Per loro, giovedì mattina è previsto l’interrogatorio di garanzia in Tribunale.
POTERI ALLA MALAFOGLIA
“Con riferimento alle vicende giudiziarie in corso e senza entrare nel merito di esse, in qualità di vicesindaco, per dovere istituzionale e come previsto dalla legge, mi accingo a dare la disponibilità ad effettuare le attività operative per consentire l’erogazione dei servizi e il funzionamento della macchina amministrativa”. Francesca Malafoglia ha specificato che il suo ruolo sarà limitato all’esito degli sviluppi giudiziari e che opererà “in stretto contatto con il consiglio comunale”.“Comprendo l’amarezza e il disorientamento – ha detto il vicesindaco – ma ribadisco la mia personale convinzione che ci saranno tutte le condizioni per chiarire la legittimità del comportamento del sindaco e dell’assessore Bucari”. Infine il vicesindaco ha detto di comprendere la posizione delle opposizioni “ma chiedo solo il rispetto delle situazioni personali e del principio d’innocenza”.
LEGGE SEVERINO PER IL SINDACO DI GIROLAMO
IL COMUNICATO DELLA PREFETTURA
Il Prefetto di Terni, Angela Pagliuca, ha emanato il decreto previsto dall’art. 11, comma 5, del decreto legislativo 31 dicembre 2012 n. 235 – cosiddetta legge Severino – relativo all’accertamento della sussistenza della causa di sospensione dalla carica di Sindaco di Terni del Dott. Leopoldo Di Girolamo.
Analogo provvedimento è stato adottato nei confronti dell’Assessore ai lavori pubblici, Sig. Stefano Bucari.
Ai sensi dell’art. 53, comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 – Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali – il Vicesindaco sostituisce il Sindaco.