È stata avviata una petizione popolare on line sulla piattaforma Change.org al fine di raccogliere più firme possibili contro la decisione di deviare sulla linea lenta i treni regionali che non superano i 200 chilometri orari. Questo penalizzerebbe in mood particolare i pendolari umbri che vedrebbero allungare, di molto, i tempi del viaggio.
LA PETIZIONE
Noi sottoscritti cittadini, lavoratori e studenti che ogni giorno percorrono la tratta ferroviaria Terni–Roma,
CHIEDIAMO
che venga immediatamente bloccato il trasferimento dei treni regionali sulla linea ferroviaria convenzionale, previsto a partire da dicembre 2025, in seguito alla delibera ART n. 178/2024.
Questa misura, che vieta l’accesso alla linea Direttissima ai treni con velocità inferiore ai 200 km/h, escluderebbe di fatto tutti i treni regionali attualmente operativi, con pesanti ricadute sui tempi di percorrenza e sulla qualità della mobilità pubblica.
Perché questa decisione è inaccettabile:
⏱ Aumento dei tempi di viaggio fino a 30–40 minuti sulla tratta Terni–Roma, incompatibile con le esigenze lavorative e familiari;
I treni regionali attuali, pur efficienti e moderni, non superano i 160 km/h e verrebbero deviati su un’infrastruttura più lenta e meno performante;
Si rischia un ritorno massiccio all’uso dell’auto privata, con maggior traffico, inquinamento e disuguaglianza di accesso alla Capitale;
Si rischia di vanificare l’investimento pubblico di oltre 50 milioni di euro (solo dalla Regione Umbria) per l’acquisto di nuovi treni POP da 200 km/h, che non saranno ancora in servizio all’entrata in vigore della norma;
Si compromette la vita quotidiana di decine di migliaia di pendolari, studenti e lavoratori, costretti a sopportare disagi gravi e non compensati.
Le nostre richieste:
Moratoria immediata dell’applicazione della delibera ART fino all’entrata in servizio dei nuovi treni abilitati alla Direttissima;
Mantenimento delle attuali tracce orarie dei treni regionali Terni–Roma sulla linea Direttissima almeno nelle fasce di punta;
Apertura urgente di un tavolo interistituzionale con Ministero, ART, RFI, Trenitalia, Regioni Umbria e Lazio, rappresentanze pendolari e amministrazioni locali;
Tutela effettiva del diritto alla mobilità pubblica, equa e sostenibile, anche per i territori extra-metropolitani.
Il promotore della petizione è Danilo Pirro, un pendolare.
PER FIRMARE
L’appello dei pendolari umbri e laziali. “Rischiamo l’isolamento ferroviario”