Ipensionati dell’Umbria hanno manifestato questa mattina davanti alle prefetture di Perugia e Terni aderendo alla mobilitazione nazionale, promossa dai sindacati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil in oltre 70 piazze italiane. I pensionati chiedono di non essere più considerati “invisibili” dal governo e dal Parlamento.
“Siamo qui per ribadire le richieste contenute nella nostra piattaforma unitaria – hanno spiegato i tre segretari dei sindacati dei pensionati dell’Umbria, Maria Rita Paggio, Giorgio Menghini e Francesco Ciurnella – l’ampliamento della platea dei beneficiari della 14esima, la rivalutazione delle pensioni, un fisco più equo per i pensionati e una legge nazionale sulla non autosufficienza, elemento di civiltà assolutamente fondamentale per un Paese che vuole definirsi veramente europeo”.
Al termine dei presìdi di Perugia e Terni le delegazioni sindacali dei pensionati sono state ricevute dalle due prefetture alle quali hanno ribadito le priorità di intervento, a partire da una legge nazionale per la non autosufficienza, che affronti alla radice un problema che riguarda 3 milioni di persone non autosufficienti e le loro famiglie.
“La nostra è una richiesta di buon senso – hanno spiegato i rappresentanti dei pensionati. Ci sono anche delle proposte di legge già depositate, peraltro scritte da esponenti della stessa maggioranza di governo, che non sono state nemmeno prese in considerazione. Quello che abbiamo ottenuto è stato solo un generico impegno che non ha poi trovato alcuna corrispondenza reale nei testi della legge di bilancio. La nostra mobilitazione, dunque, continuerà fino a che non arriveremo al nostro obiettivo”.