A causa delle avverse condizioni meteorologiche previste per questa sera, il concerto del pianista Francesco Grano è stato rinviato a lunedì 22 agosto alle 21 sempre nel Chiostro di Santa Cecilia a Collescipoli.
Francesco Grano è un giovane talento italiano del pianoforte che fin dall’età di nove anni tiene regolarmente concerti e recital solistici in molte città italiane ed all’estero riscuotendo sempre grande successo. Ha partecipato a numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali, vincendo diversi premi.
La prima parte del suo recital è dedicato a Satie e alla musica francese del primo Novecento, che è al centro dell’attenzione in quest’edizione del festival umbro. Grano inizia con alcuni brevi pezzi di Erik Satie, cui segue Gaspard de la Nuit di Maurice Ravel: questo titolo piuttosto enigmatico, deriva dal fatto che il musicista si è ispirato a tre poesie dell’omonima raccolta di Aloysius Bertrand, un poeta oggi dimenticato ma allora molto apprezzato.
Ondine, il primo dei tre brani, rievoca il movimento dell’acqua, in cui vive la ninfa che da il titolo alla poesia e al brano musicale. Le gibet, ossia La forca, riproduce il macabro dondolio dell’impiccato. Infine Scarbo è una sinistra figura di nano. Scritto nel 1908 e basato su una tecnica pianistica di eccezionale raffinatezza e difficoltà, Gaspard de la nuit è un capolavoro assoluto della musica pianistica non solo del Novecento ma di tutti i tempi, ben degno di stare accanto alla musica dei due classici della musica pianistica che Grano esegue nella seconda parte.
Suonerà infatti di Ludwig van Beethoven la Sonata n. 28 op. 101, che nel 1816 inaugurò l’ultimo e sublime periodo dell’arte beethoveniana, poi di Frédéric Chopin la Ballata n. 4 op. 52, che, sebbene sia stata scritta a trentatré anni è anch’essa un capolavoro dell’ultimo periodo del compositore, che sarebbe morto ancora giovane appena sei anni dopo.