Cancellare i voucher e introdurre la responsabilità solidale in materia di appalti attraverso i referendum per il lavoro promossi dal sindacato. Secondo la Cgil questi sono i due primi passi nella direzione di un allargamento dei diritti del lavoro, a partire da quello più povero e precario, quello appunto dei voucher (nel 2016 in Umbria sono stati più di 2 milioni i buoni lavoro staccati), o quello di chi subisce la condizione di essere “in appalto”, avendo quindi meno diritti e meno garanzie di tutti gli altri lavoratori. “Con 2 Sì tutta un’altra Italia”: questo lo slogan della campagna della Camera del lavoro che non smobilita nonostante il decreto legge del governo, che cancella l’attuale istituto dei voucher e ripristina la responsabilità solidale negli appalti, sia un primo risultato. Ora il Parlamento deve trasformare in legge il decreto del governo affinché la Corte di Cassazione possa dichiarare superato il voto referendario. Quindi Cgil impegnata fino a quando la legge su voucher e appalti non verrà approvata. Per questo all’hotel Michelangelo di Terni si è tenuta l’iniziativa “Perché due sì” alla quale hanno partecipato il segretario nazionale della Cgil Giuseppe Massafra, il segretario generale della Cgil di Terni Attilio Romanelli, il segretario generale della Cgil dell’Umbria Vincenzo Sgalla e vari rappresentanti delle diverse categorie della Camera del lavoro.