Pezzi di calcestruzzo si sono distaccati dal viadotto Toano del Raccordo Terni-Orte.Non ci sono stati danni per le persone,fortunatamente,il fatto,comunque, ha destato una qualche preoccupazione fra gli abitanti della zona di strada della Valserra e Rocca San Zenone.
Informato di quanto accaduto (il fatto si è verificato venerdì) l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Terni, Enrico Melasecche, ha scritto una lettera ad ANAS, competente per tutte le questioni relative al viadotto.
“Tali cadute – ha precisato l’assessore -già verificatesi in passato – continuano a ripetersi , rivelando evidenti e diffusi fenomeni ossidativi a carico delle barre d’armature del cemento armato della struttura”.
“Nell’adempito dei propri compiti di controllo e vigilanza sul territorio comunale – precisa Melasecche – si chiede di inviare con estrema urgenza una nota di conferma della sicurezza statica dell’infrastruttura in questione non solo nei confronti di fenomeni di collasso generalizzato ma anche riguardo a distacchi parziali o solo corticali, che possono , in ogni caso, cagionare gravi danni alla cittadinanza”.
Infine, l’assessore chiede ad Anas “di attivare immediatamente azioni di controllo sistematico e interventi manutentivi sull’infrastruttura che ne assicurino la piena sicurezza e di conoscerne formalmente i risultati qualora tali iniziative fossero già state poste in essere”.
Era il 16 agosto di questo anno quando, in piena emozione per il crollo del Ponte di Genova avvenuto due giorni prima,
si pose l’attenzione sul viadotto di Toano. Immagini diffuse dal TG regionale della Rai mostravano proprio lo stato di degrado superficiale del calcestruzzo.
ANAS, nella circostanza tranquillizzò tutti:””le immagini in cui è parzialmente visibile l’armatura in ferro, immagini mostrate dal TG Rai regionale, mostrano il fisiologico deterioramento degli strati superficiali del calcestruzzo, causato dagli agenti atmosferici, che non influisce sulla staticità. Gli interventi di risanamento – aggiunge ANAS – sono programmati nell’ambito delle normali attività di manutenzione straordinaria.”