“Nel lago di Piediluco è vietato l’utilizzo dell’ecoscandaglio per la pesca sportiva, con l’eccezione delle manifestazioni agonistiche e degli allenamenti, per i partecipanti all’evento, nelle tre settimane precedenti alla gara”.
Lo ha stabilito la Giunta Regionale con un’apposita delibera del 31 luglio 2025.
Il 5 luglio 2025, l’associazione Carp Fishing Italia aveva ribadito alla Regione Umbria forti perplessità in merito a tale restrizione e in data 22 luglio 2025 comunicava, di aver individuato ben due studi naturalistici che tramite un’équipe di professionisti (ittiologo, biologo, naturalista) erano disponibili a redigere una relazione tecnica sul tema. Un parere scientifico, l’unico davvero attendibile rispetto al percorso seguito dall’istanza.
Nel frattempo è stata organizzata una raccolta firme. Le firme contrarie al divieto, raccolte con una manciata di giorni nei negozi di pesca del territorio, in collaborazione con le associazioni Carp Fishing Italia, Libera Pesca, Asd Bass Division, Asd Bass Recon, Asd Free Angling, Asd Fly Club Rieti, Asd Grifo Pro Angler, Asd Terni Spinning sono quasi il doppio di quelle a favore. Parliamo di centinaia di pescatori sportivi che hanno espresso chiaramente il loro dissenso.
“Eppure, queste voci sono state ignorate – fanno sapere le associazioni favorevoli all’utilizzo dell’ecoscandaglio – mentre si è dato seguito a una richiesta supportata da circa 300 firme, senza nemmeno attendere un confronto basato su dati scientifici visto anche che le stesse associazioni di pesca sportiva presenti in consulta erano su una situazione di pareggio, con 2 favorevoli all’abolizione (Arci, Enal Pesca) e 2 contrarie (Libera Pesca e Fipsas).
“Da pescatori sportivi, interessati a tutelare ambiente e fauna ittica nelle acque pubbliche regionali, non comprendiamo la fretta di deliberare. Avevamo la possibilità di approfondire con uno studio serio, pagato di tasca nostra, eppure non ci è stato concesso”.
E, seppure, la norma non abbia ancora il crisma dell’ufficialità visto che la delibera non è stata ancora pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regionale, le anticipazioni hanno già avvelenato il clima fra i pescatori.
L’EPISODIO
Una coppia intenta a pescare con l’utilizzo dell’ecoscandaglio è stata assalita verbalmente e inseguita più volte in barca da altri pescatori, ricevendo gravi insulti e minacce.
Questo è un fatto molto grave, tant’è che i pescatori aggrediti hanno sporto denuncia presso la stazione dei carabinieri di Terni, informando dell’accaduto anche l’assessore regionale Simona Meloni.
“La pesca sportiva in Umbria sta scomparendo ed ha bisogno di essere rilanciata guardando al futuro, stando al passo con i tempi e di certo non prendendo come riferimento leggi datate 1998 già abrogate, perché a rimetterci sono gli appassionati e le attività che lavorano con il turismo legato a questo settore”, afferma Maurizio Paolucci, consigliere nazionale Carp Fishing Italia.