In Umbria i saldi invernali partono il 5 gennaio, dureranno 60 giorni e termineranno il 5 marzo. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia spenderà 344 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori ed articoli sportivi, in pratica come nell’anno precedente. Oltre un italiano su due – il 58% – si dichiara interessato o molto interessato ad acquistare prodotti, in due casi su tre d’abbigliamento. Ma anche tra i commercianti, che sperano di recuperare un andamento delle vendite natalizie sotto le previsioni.
“L’Umbria – commenta Carlo Petrini, presidente Federmoda Confcommercio Umbria – è tra le regioni che più di altre hanno subito gli effetti di quella mancanza di stabilità che gela i consumi e di cui tutti hanno bisogno per affrontare con fiducia il futuro. Sarà difficile colmare con i saldi il gap commerciale che si è creato, ma le vendite di fine stagione saranno sempre una straordinaria opportunità per i consumatori”.
È bene ricordare che la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Anche per la prova dei capi non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.