“Stiamo cercando di portare avanti un progetto importante per la città di Terni, poi, il cinema a Terni, il Politeama, deve esistere a prescindere di chi lo gestisce”.
L’architetto Michele Castellani, gestore della multisala Cityplex-Politeama,traccia un bilancio di questa “follia del cinema”, ad un anno e poco più dal suo avvento al comando di quello che è stato l’impero della famiglia Lucioli.
Un bilancio estremamente positivo sul fronte delle iniziative e del consenso di pubblico ottenuto.L’orgoglio di essere riusciti a portare a Terni nomi di primo piano del cinema nazionale, fra loro:Christian De Sica, Terence Hill, Paolo Genovese, Alessandro D’Alatri, Neri Parenti,Anna Valle, Anna Foglietta. La realizzazione di un progetto ambizioso come il “Festival del Cinema Popolare”, non ne esisteva un altro che celebrava la commedia all’italiana, che ha avuto una eco mediatica nazionale.
Insomma, Michele Castellani non si è chiuso all’interno della pur bella struttura aspettando gli eventi.Li ha organizzati, ha cercato di risvegliare la passione per il cinema:”stiamo cercando con tanto impegno di dare vitalità a questo cinema che c’è, esiste e deve andare bene – dice – perché è un emblema della città”.
E sottolinea quanto sia importante parlare di questo anche per dare fiducia alle persone che vi lavorano e per non rendere vano l’impegno totale che è stato profuso in questo anno. Tuttavia, circa un mese fa, il 3 ottobre, l’assessore ai Lavori Pubblici, Enrico Melasecche, parlando nella prima commissione consiliare ha ricordato che ““per il Politeama recentemente è stato presentato un piano attuativo residenziale e commerciale. E’ un atto che desta fortissime perplessità, in quanto considero il Politeama cinema e spazio culturale, elemento fondamentale per il rilancio del centro cittadino. E’ un atto legato al vecchio Prg, strumento urbanistico che ha previsto questa possibilità sia per il Politeama che per il Verdi”.
“E’ un progetto abbastanza vecchio – sostiene Castellani – noi facciamo il nostro, siamo in affitto, la proprietà farà le proprie valutazioni, l’importante è dare risalto a quello che di buono si fa , quello che forse un giorno accadrà, non lo possiamo sapere,se cambierà la gestione, se il cinema prenderà un’altra direzione, non lo possiamo sapere”.
CHE COSA HA IN MENTE LA PROPRIETA’?
“Non lo sappiamo – afferma Castellani – io penso che tenga al cinema Politeama,che è un benne della città.Certo è un bene privato , il cinema è un’azienda, ha bisogno di numeri, di risultati economici per sopravvivere come tutte le aziende.Da parte nostra ci mettiamo tutto il nostro impegno , poi la proprietà farà le sue scelte.Speriamo che tutto proceda nel miglior modo possibile”.
La volontà da parte del gestore è, dunque, quella di andare avanti.Di proseguire con un progetto fatto di tante iniziative che hanno portato lustro alla città, anche in mezzo a tante difficoltà, per uno che era un profano e che si è trovato catapultato in un mondo sconosciuto.Del quale si è innamorato profondamente.
Basta parlare con l’architetto per rendersene conto. “Il cinema c’è, è vivo, guarda quanta gente c’è questa sera, guarda quante luci”.
Non andrebbero spente.