Nel 2017 il compartimento della polizia postale e delle comunicazioni per l’Umbria, impegnato nella prevenzione e nel contrasto della criminalità informatica, ha arrestato 19 persone e ne ha denunciate 129 per reati che vanno dalla pedopornografia on-line al cyberstalking fino al cyberterrorismo. Il bilancio di fine anno parla di circa 1.900 casi trattati. In particolare trentatré hanno riguardato la pedopornografia on-line, con 16 perquisizioni, due arresti e 11 denunce. In gran parte si trattava di adescamento di minori, che la questura conferma fenomeno rilevante, nonché la detenzione e la divulgazione di materiale pedopornografico. In sensibile aumento i reati contro la persona commessi attraverso la rete (diffamazione, minacce, molestie cyberstalking, sostituzione di persona) per i quali sono state denunciate 26 persone. Assidua l’attività di monitoraggio della rete che ha visto coinvolti 288 siti internet, di cui 177 inseriti in “black list”. Sono stati 140 gli alert diramati ad enti del territorio riguardanti vulnerabilità riscontrate su sistemi informatici/telematici. Individuati e messi in sicurezza sistemi informatici compromessi di pertinenza di strutture sensibili di rilievo nazionale. Con riferimento al financial cybercrime, grazie alla piattaforma OF2CEN (On line Fraud Cyber Centre and Expert Network) per l’ analisi ed il contrasto avanzato delle frodi del settore, nel 2017 il compartimento della polizia postale e delle comunicazioni per l’Umbria ha potuto bloccare alla fonte 112.196 euro su una movimentazione di 340.512 euro. Infine, nel settore del cyberterrorismo il compartimento umbro, inserito tra i compartimenti pilota, ha concorso alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di eversione e terrorismo, sia a livello nazionale che internazionale.