“Per la prima volta la Regione Umbria si è recata direttamente nel quartiere di Prisciano, aprendo uno spazio di confronto tra cittadini, lavoratori, azienda e istituzioni. Un evento che segna una svolta verso la messa a regime delle soluzioni del problema”.
Così l’assessore regionale all’Ambiente Thomas De Luca, al termine dell’audizione esterna della Seconda Commissione al circolo Arci di Prisciano. Audizione convocata in esterna su richiesta del Comitato dei residenti che da decenni lamenta criticità legate alle polveri e alle vibrazioni. Presenti il Comitato di Prisciano-Terni Est, con Romina Botondi (presidente) Giorgia Menciotti (vice presidente) l’amministratore delegato di Arvedi AST Dimitri Menecali, il direttore generale di Tapojarvi Stefano Proietti, il direttore di Arpa Umbria Alfonso Morelli, le associazioni sindacali e il Sindaco di Terni Stefano Bandecchi, oltre ai servizi regionali che seguono le procedure autorizzative. Un segnale inedito e tangibile della volontà di ascoltare attivamente tutte le parti coinvolte nella complessa questione Prisciano.
“Tutto questo è stato possibile solo grazie alla Presidente della commissione, Letizia Michelini, e ai membri della commissione stessa che hanno voluto accogliere la richiesta dando spazio a questo importante momento di confronto. L’obiettivo primario è garantire che le soluzioni volte a risolvere definitivamente il problema vengano messe in campo nel rispetto delle tempistiche previste – ha aggiunto l’assessore regionale all’ambiente Thomas De Luca – un punto cruciale su cui stiamo concentrando i nostri sforzi è la messa a regime della nuova rampa scorie nei tempi previsti. Parallelamente, riteniamo imprescindibile portare avanti con determinazione la pratica di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) in relazione ai valori del Nichel. È importante sottolineare che gli attuali valori-obiettivo diventeranno limiti di legge a partire dal 2030, rendendo necessario un intervento tempestivo e risolutivo. In quest’ottica, abbiamo già avanzato e risollecitato una richiesta al Ministero competente per poter rimodulare le risorse dell’Accordo di Programma sulla qualità dell’aria, senza ricevere ancora alcuna risposta. L’intenzione è di rendere queste risorse disponibili anche per sostenere gli investimenti dell’azienda nella riduzione delle emissioni industriali. Comprendiamo le preoccupazioni dei residenti e siamo consapevoli del problema”.
Quanto al problema delle scorie, l’assessore ha evidenziato “come sia necessario rendere meno conveniente lo smaltimento in discarica rispetto al recupero, la Regione intende rendere progressivamente più oneroso lo smaltimento in discarica”.