Tutto bene nella seduta straordinaria del Consiglio Comunale e non poteva essere altrimenti anche se alcune impuntature non sono piaciute agli avversari politici e nemmeno ai tifosi che si erano radunati sotto palazzo Spada. Ad esempio quella sulla definizione di inutilità delle firme sulla petizione per sostenere il Progetto Stadio-Clinica e Nuovo Ospedale di Terni e lanciata con forza ormai da un mese e più dal Centro Coordinamento Ternana Club che ha chiamato a raccolta tutti i vari club associati. Per il resto a chi non potrebbe andar bene la costruzione di uno stadio e, di conserva, di una clinica seppur tutto nel rispetto assoluto della normativa vigente che consenta di rientrare dalle spese di ristrutturazione di una struttura sportiva attraverso delle iniziative imprenditoriali. Sarebbe stato sorprendente il contrario ovvero che parte del consiglio Comunale si fosse spaccato sul Progetto. Il problema vero, però, non è lo stadio e la sua costruzione ma la realizzazione di una clinica privata, per metà convenzionata con il SSN che dovrebbe sorgere nell’area dell’ex Ternanello.
E’ lì che si gioca il grosso della partita e dove le Istituzioni ternane dovranno affrontare con la massima grinta, determinazione e voglia di arrivare all’obiettivo una lotta che, anche a detta degli stessi amministratori ternani, non si presenta facile. Ed è bene, quindi, presentarsi in regione per l’ottenimento di quanto richiesto da Bandecchi uniti e pronti a giocarsi tutte le canches magari sbattendo anche i pugni sul tavolo se ce ne fosse bisogno. E di grande aiuto potrebbero essere quelle 15-20 mila firme dei ternani a supporto dei progetti presentati da Bandecchi, il grande scoglio non è tanto la costruzione ma la Convenzione, e della costruzione del nuovo ospedale da costruire per far fronte all’ormai degrado di quello in essere. Insomma, serve una razionalizzazione ed una rivisitazione di quella che è la ridistribuzione delle strutture sanitarie in Umbria. Alle 4 cliniche di Perugia e a quella esistente a Foligno autorizzarne la costruzione di una anche a Terni non sarebbe altro che riequilibrare parzialmente un territorio troppo spesso penalizzato da decisioni tese a favorire il territorio vicino al potere decisionale regionale.
Lo ribadiamo nel pieno rispetto della normativa vigente che proprio Bandecchi vuol rispettare in toto. Sia a livello sportivo che sanitario.