Una raccolta firme per esprimere la propria solidarietà e per sostenere l’istituto musicale Briccialdi. E’ l’iniziativa lanciata dal direttore dell’istituto, Gabriele Catalucci, raccolta che prenderà avvio nei prossimi giorni.
Catalucci ha incassato l’appoggio di Ennio Morricone (primo firmatario) e di Uto Ughi.
Lo stesso Catalucci ha precisato che si tratta di una campagna di sensibilizzazione nei confronti dell’Istituto che, come altri conservatori italiani, sta attraversando un momento di particolare difficoltà.
La settimana scorsa i sindacati di categoria erano saliti a Palazzo Spada dove sono stati ascoltati , dapprima dai capigruppo in consiglio comunale , quindi, dai membri della seconda commissione consiliare, ai quali avevano rappresentato i problemi che stanno mettendo a rischio il prosieguo dell’attività dell’istituto musicale
qui la notizia
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/briccialdi-i-sindacati-chiedono-il-rinnovo-della-convenzione-ciamacco-videointervista-330450
In serata c’è stata una presa di posizione di 4 consiglieri comunali ( Fabio Narciso, Michele Pennoni, Alessandra Pantella, del Partito Democratico e di Luigi Bencivenga, Progetto Terni).
Nel lodare l’iniziativa annunciata da Catalucci, Narciso , Pennoni, Pantella e Bencivenga sottolineano come Morricone e Ughi “rappresentino delle frecce troppo importanti per non puntarle sul bersaglio giusto”.
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Riteniamo infatti – aggiungono i 4 consiglieri comunali di maggioranza – che non potrà essere Palazzo Spada il destinatario più adeguato visto che , l’amore e l’impegno economico dei cittadini e degli amministratori ternani nei confronti del nostro Istituto Musicale sia stato e continui ad essere concreto, tangibile e importante tanto da non essere mai mancato, nemmeno in questi anni in cui, invece, è venuta a mancare la promessa statalizzazione dell’istituto.
A tutt’oggi l’amministrazione comunale continua a sostenere tutte le spese del Briccialdi e in particolare anche da quando, era il 2007, si è fatta carico di un aggravio importante come l’adeguamento degli emolumenti ai docenti a livello AFAM, e per 8 lunghi anni ha continuato a garantire la copertura di ogni spesa, riuscendo anche ad evitare il ricorso ad istituti come i contratti di solidarietà nonostante siano stati suggeriti anche da alcune organizzazioni sindacali.”
“Questo impegno negli anni è stato tutt’altro che irrilevante” e, nonostante le difficoltà che attraversa che hannoi portato anche alla riduzione dei servizi, il Comune “ha aumentato lo sforzo richiesto per mantenere intatte le risorse destinate all’Istituto Musicale, benché l’onere sulle spalle della comunità fosse sempre più grave.”
“La città – aggiungono Narciso, Pennoni, Pantella e Bencivenga – deve affrontare tante emergenze, e la nostra comunità ha bisogno di tante cose: servizi al cittadino che devono essere garantiti, tutti, dalle manutenzioni delle strutture urbane fino ai servizi domiciliari e non, rivolti alle persone con disabilità e in disagio sociale.
La concretezza delle cose e lo spirito amministrativo del buon padre di famiglia, ci spinge quindi ad affrontare la realtà nel suo complesso, e la realtà dice che rivolgere un appello a Palazzo Spada è una pratica che purtroppo non può portare ad esiti positivi.”
IL VERO OBBIETTIVO
“In considerazione di tutto ciò – concludono i 4 consiglieri comunali – noi condividiamo l’iniziativa ritenendo però che la vera operazione di sostegno si debba svolgere insieme a Palazzo Spada, mettendo a disposizione le proprie energie per unire le forze, sostenendo una campagna comune rivolta a chi può dare, a chi ha risorse in grado di mantenere il pieno regime dell’istituto. Appare cioè opportuno richiedere un maggiore e continuativo supporto della Regione affinché supporti anche l’Istituto musicale di Terni oltre al Morlacchi di Perugia e richiedere al Ministero una immediata, giusta, troppe volte rimandata e non più rinviabile statalizzazione dell’Istituto.
Una iniziativa del genere, inviata al giusto indirizzo, diverrebbe più utile e realizzabile e anche noi saremmo lieti di essere tra i primi firmatari, dopo i Maestri Morricone e Ughi nell’obiettivo comune di garantire il futuro dell’Istituto Briccialdi, tutt’ora fiore all’occhiello della città.”