Conto alla rovescia per il raduno internazionale di speleologia, che si svolgerà a Costacciaro dal primo al 5 novembre e unirà esperti e appassionati alla ricerca di nuove scoperte e conoscenze nel mondo delle grotte e delle cavità sotterranee.
“Il tema del raduno – spiega il presidente della Federazione umbra gruppi speleologici (Fugs), Luca Bussolati – è l’esplorazione di cinque elementi chiave: aria, acqua, fuoco, terra e vuoto. Elementi che rappresentano metaforicamente il movimento, la coesione, la temperatura, la materia e l’inesplorato vuoto che caratterizzano il mondo della speleologia”.
Cinque esperti di fama internazionale sono stati scelti come testimonial per rappresentare ciascun elemento. Tra questi spiccano Giampaolo Rivolta, l’ingegnere fluidodinamico dell’Università di Varese, per l’aria, e Francesco Sauro, vincitore del premio Rolex Award, per il vuoto.
La scelta di Costacciaro come sede del raduno non è casuale. Nel 1922, proprio nella Grotta di Monte Cucco, si organizzò il primo raduno di speleologia al mondo in occasione della posa della scala d’ingresso alla grotta.
Questa tradizione continua oggi, con il tema “Ritorno al futuro”, che riunisce speleologi da tutto il mondo nella città che ha un legame profondo con questa affascinante disciplina.
L’evento ospiterà una serie di attività culturali, conferenze, workshop e incontri con esperti, coprendo una vasta gamma di argomenti legati alla speleologia, dalla grotte turistiche alle cavità artificiali.
Ci saranno visite guidate dalla sorgente Scirca a Monte Cucco e verranno presentate le ultime scoperte e ricerche in questo campo.
Con 167 eventi in programma, quattro produttori di materiali speleo-alpinistici, stand gastronomici rappresentanti dodici regioni e quattro concerti, il raduno promette di essere un’esperienza memorabile.
Le strutture di accoglienza sono distribuite in cinque comuni e si registrano oltre duemila preiscrizioni.
L’evento rappresenta una straordinaria opportunità di promuovere la speleologia, valorizzare il territorio e portare nuova vitalità alle zone interne dell’Umbria.