Paolo Tagliavento nel 2018 non rientra negli elenchi FIFA degli arbitri italiani con la qualifica di internazionale.
Tutto ciò accade per motivi anagrafici. Tagliavento ha 45 anni e sono 10 anni che è arbitro internazionale. E’ la conclusione di un percorso. Insieme a Tagliavento perde la qualifica di internazionale anche Nicola Rizzoli che, accettando l’incarico di designatore della C.A.N. A, ha proprio appeso il fischietto al chiodo. Dal 1 gennaio 2018 i posti lasciati liberi da Rizzoli e Tagliavento saranno presi dal romano Doveri e dal brindisino Di Bello.
Tagliavento è stato nominato internazionale il 1 gennaio 2007. Dal 2011 è entrato a far parte del ristretto gruppo di arbitri con la qualifica “Elite”. Ha diretto gare per le qualificazioni agli europei e ai mondiali di nazionali come Germania, Spagna, Belgio. Quest’anno: Bulgaria-Scozia e Svizzera-Ungheria. Ha diretto la finale Under 21, Spagna-Svizzera ,nel 2011.
Ha diretto gare in Champions League ed Europa League. Si è tolto la soddisfazione di scendere in campo al Bernabeu, la partita era Real Madrid-Sporting Lisbona e anche all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, la partita era Bayern Monaco-Anderlecht. Tanto per citare gli stadi più famosi. Ed è stato anche a Wembley, seppur come addizionale di porta, per la finale di Champions League fra il Bayern Monaco e il Borussia Dortmund (arbitro Rizzoli).
Insomma una carriera internazionale prestigiosa che si conclude al termine di un percorso eccezionale. Difficilmente imitabile, anche se ci auguriamo che la sezione AIA di Terni possa formare degni eredi.
E visto che nel 2018 Tagliavento taglierà il traguardo dei 46 anni, la sua carriera di arbitro effettivo terminerà anche in Italia.
Per la pensione arbitrale, comunque, mancano ancora 5 mesi e tanti big match che lo vedranno protagonista.