L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha respinto con 10 voti a favore (Bianconi-Misto, Bori, Paparelli, Bettarelli, Porzi e Meloni-PD, Squarta e Pace-FDI, De Luca-M5S. Fora-Patto civico) e 10 astenuti (Pastorelli, Fioroni, Mancini, Peppucci, Carissimi, Rondini, Nicchi e Melasecche-Lega, Agabiti-Tesei per l’Umbria e Morroni-FI) la mozione presentata da Vincenzo Bianconi (Gruppo misto) e firmata anche da Porzi e Meloni-Pd, Squarta e Pace-FDI, Fora-Patto civico e De Luca-M5S.
L’atto si prefigge l’obiettivo di “assicurare a tutte le persone non autosufficienti, senza discriminazioni in termini di disabilità, grave o gravissima, patologie, condizioni ed età, un progetto personalizzato e partecipato che riguardi non solo gli interventi diretti, ma anche azioni di sostegno economico alle famiglie”.
I consiglieri della Lega, pur riconoscendo l’importanza del tema trattato, avevano proposto un rinvio in Commissione per poter giungere a un testo collegiale, da coordinare anche con le attuali proposte di legge sulla disabilità già in fase istruttoria. Ma il primo firmatario Bianconi non ha accettato ulteriori indugi su un testo che era stato già discusso nella passata legislatura e sul quale era stata trovata unanimità di giudizi, che però non arrivò in Aula a causa della fine anticipata della legislatura stessa.
LE REAZIONI
Marco Squarta e Eleonora Pace (Fratelli d’Italia): “Siamo dispiaciuti per la mancata approvazione della mozione sul rafforzamento del sistema di protezione sociale e di cura delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie.
Oggi si è persa una straordinaria occasione che senza dubbio avrebbe rappresentato un passaggio importante per il tema della disabilità in Umbria. Siamo delusi dall’atteggiamento della Lega che, su un argomento che non deve avere colore politico, ha preferito inseguire logiche partitiche di
bandierine”.
“Ci sembra inopportuno – spiegano Pace e Squarta – l’atteggiamento dei colleghi della Lega che ha portato a respingere la mozione firmata anche da rappresentanti della minoranza. L’atto non è passato e ci dispiace molto anche perché si trattava di un lavoro iniziato durante la precedente legislatura che, in un’ottica di rafforzamento della sanità e di sostegno alle persone in maggiore difficoltà, si sarebbe perfettamente allineato con l’ottimo lavoro svolto finora dall’assessore Coletto e dalla presidente Tesei”. “Fratelli d’Italia, però, – sottolineano la Pace e Squarta – non prende nessun tipo di lezione dal segretario umbro della Lega Caparvi. Noi conosciamo benissimo i confini del centrodestra. A Roma ce li hanno insegnati molto bene attraverso l’esempio considerando che FdI non ha mai stretto alleanze con nessuno per occupare poltrone e incarichi”.
Secondo Thomas De Luca (Movimento 5 Stelle): ” è incredibile quanto abbiamo visto oggi in Assemblea legislativa. L’ennesima dimostrazione di come la Lega si preoccupi solamente di piegare le istituzioni al volere di un singolo partito piuttosto che entrare nella dialettica dei temi e delle azioni concrete da sostenere. Persino quando in ballo ci sono misure a favore delle persone con disabilità. “Un gioco – spiega ancora De Luca – che ha spaccato la maggioranza. Dove FdI,
che ha votato con responsabilità e onestà intellettuale l’atto presentato dalle minoranze, è stata messa all’angolo dalla linea dettata dall’assessore veneto, Luca Coletto. Ma ad uscire veramente sconfitta oggi è tutta la Regione Umbria e la capacità di costruire un percorso di ascolto e condivisione anche quando il chiaro intento è quello di rinforzare il sistema di protezione sociale e di cura delle persone non autosufficienti e delle relative famiglie”.
“Prendiamo atto che, quando la maggioranza di governo della Regione entra nel merito di scelte importanti, a prevalere sono più gli interessi, ormai divergenti, dei rispettivi partiti, piuttosto che il bene dei cittadini umbri. Altro che confronto scevro dai pregiudizi come ha chiesto recentemente la presidente Donatella Tesei”. Questa l’opinione espressa dai consiglieri PD, Tommaso Bori, Michele Bettarelli, Simona Meloni, Fabio Paparelli e Donatella Porzi sull’esito della votazione di oggi, in cui, spiegano i consiglieri PD “le forze di maggioranza si sono spaccate più volte vanificando il lavoro messo in campo su temi sensibili come la disabilità, il sostegno al settore fieristico umbro e i tamponi a prezzi accessibili nelle farmacie”.
“Oggi si è reso ancora più esplicito ed evidente il fatto che non c’è più una maggioranza coesa al di là delle dichiarazioni di facciata e – aggiungono – che la Lega finisce per esercitare un’egemonia totale sulla coalizione e sulle istituzioni, anche a discapito degli stessi alleati di governo. Il teatrino messo in scena oggi dalla Lega, al fine di punire il Gruppo di Fratelli d’Italia per aver sostenuto mozioni bipartisan come quella sulla disabilità – concludono i consiglieri regionali Pd – la dice lunga sul livello di responsabilità del partito di Salvini e della Presidente Tesei”.
L’Assemblea legislativa ha respinto, anche con 6 voti favorevoli (Bettarelli, Porzi, Bori-Pd, De Luca-M5S, Bianconi-Misto, Fora-Patto civico) e 9 astenuti (Pastorelli, Mancini, Rondini, Nicchi, Peppucci, Carissimi, Fioroni, Melasecche-Lega, Morroni-FI) una mozione di iniziativa dei consiglieri Michele Bettarelli (Pd), Marco Squarta, Eleonora Pace (FdI) e Simona Meloni (Pd) che mirava ad impegnare la Giunta regionale ad “istituire una misura di sostegno specifica a favore degli operatori economici organizzatori di eventi fieristici, degli operatori economici della logistica e dell’allestimento, che nel 2019 avevano una quota di fatturato superiore al 50% proveniente da servizi connessi ad eventi fieristici, che senza cumularsi con altre interventi di sostegno provenienti da Enti Pubblici, consenta di salvare lo strategico settore economico”.