Gli amici volontari di RETAKE hanno mantenuto la promessa. Nel tardo pomeriggio hanno provveduto a rimuovere la scritta con la quale ignoti vandali hanno imbrattato la piramide di Piazza Solferino, già da loro ripulita da tutte le scritte, esattamente due anni fa.
La stessa scritta “MOTA” appare sulle pareti di un edifico adiacente rivendicata con simboli diversi, solo uno facilmente riconoscibile , la croce uncinata.
Si moltiplicano le interpretazioni sul significato della scritta. Come esempio ne riportiamo due,le più plausibili, quella del lettore Riccardo che sul profilo Facebook di Terni in Rete l’ha interpretata così:è una scritta di carattere antisemita.In Spagna c’è un paesino che si chiama Mota de Judos il cui vecchio nome era Matajudos, letteralmente uccidi gli Ebrei. Sotto la scritta vi è anche una stella di David per chi l’avesse notata. Mi sembra l’unica interpretazione più plausibile tra una stella di David e una scritta che dice Mota. Da rimuovere immediatamente.
A sostegno di questa tesi potrebbe esserci la rivendicazione con la croce uncinata.
Più diretta la considerazione di un altro lettore che scrive:Il significato di Mota è sicuramente erba in spagnolo, se avete visto il film “Blow” con Johnny Depp, quando loro arrivano in Messico , chiedono dove si può trovare un po’ di MOTA!! 😉
E questa interpretazione potrebbe essere molto vicina al significato reale di “Mota”, visto che la zona è infestata di spacciatori sostanze stupefacenti , come ben si sa.
Tra gli attivisti di RETAKE anche il consigliere comunale di Terni Civica Michele Rossi.
“Siamo tutti d’accordo – scrive in un post su Facebook il consigliere di Terni Civica – nessuna tolleranza per chi imbratta i nostri monumenti con frasi che esprimono continuamente il bisogno di ricordare un proprio concetto o pseudonimo… i murales, la street art è altra cosa e finalmente a Terni ne esistono alcuni esempi di qualità (tanto che si potrebbe incominciare a pensare di promuovere un percorso di visita).
Rispettare la città significa rispettare se stessi, la propria casa comune, ma anche la propria cultura e storia. Ad effetto potremmo scrivere che chi non rispetta la città non rispetta se stesso. Allora bisognerebbe iniziare dalle scuole a sensibilizzare i ragazzi, far capire loro cosa comporta, in termini di spesa ed “olio di gomito” asportare quelle scritte vandaliche. Da qui nessuna giustificazione , nessuna tolleranza per gli autori di tali scempi che una volta individuati paghino il danno fatto alla città.
Riguardo al caso della foto, la piramide in Piazza Solferino – aggiunge Rossi – siamo fortunati perché due anni fa il gruppo di cittadini volontari Retake TERNI dopo averla con fatica (partecipai all’intervento) ben ripulita dalle tantissime scritte l’hanno poi trattata (a proprie spese!!) con un prodotto chimico che rende più facile la rimozione di nuove scritte future. Oggi beneficiamo di questa lungimiranza civica. Ricordiamoci che trattasi di una fontana, su quelle stesse pareti oggi lavagne per scritte, scorreva in caduta dell’acqua … allora ragioniamo concretamente o si decide (se ancora tecnicamente possibile) di ripristinarne la funzione , oppure ci si orienti verso una sua riconversione (penso ad un rivestimento verde tipo giardino verticale) oppure in maniera drastica, vista l’inutilità della stessa, si decida per la sua rimozione.”
Infine un’altra considerazione, se volete anche un po’ banale.L’installazione di una telecamera nell’area quanto meno fungerebbe da deterrente, e non solo per gli atti vandalici.