Al termine della lunga riunione dei capodelegazione dei partiti di maggioranza con il premier Giuseppe Conte emergono le prime linee indicative di come saranno le prossime feste di Natale.
Nessuna decisione è stata ancora ufficializzata, quindi è possibile pure che qualche cosa cambi, comunque le ipotesi sulle quali ci si sta orientando sono: ristoranti chiusi a Natale e Santo Stefano. Coprifuoco esteso anche a Capodanno, quindi non si potrà uscire dalle ore 22 del 31 dicembre alle ore 6 del 1° gennaio 2021. Niente veglioni e niente cenoni, dunque.
Per favorire – si fa per dire – lo shopping natalizio i negozi, al fine di evitare assembramenti, potranno restare aperti con orario lungo almeno fino alle ore 21.
Giusto il tempo di tornare a casa per il coprifuoco. Gli spostamenti fra regioni saranno consentiti solo per i residenti.
Bar e ristoranti potranno riaprire ma fino alle ore 18.
Una decisione definitiva verrà comunque presa dopo un ulteriore confronto con Il Comitato Tecnico Scientifico e con le regioni e all’interno del governo stesso.
La linea prudenziale che prevale ha lo scopo di evitare ciò che è accaduto con le aperture ferragostane. Il governo vuole evitare il rischio di una terza ondata dell’epidemia.
Un nuovo DPCM è atteso per il 4 dicembre con novità anche sul fronte della scuola. Governo diviso fra chi vorrebbe smettere la didattica a distanza già da dicembre e chi propone un ritorno in classe dopo la befana.