«In qualità di Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia, sento il dovere di intervenire pubblicamente su una vicenda che non può essere né banalizzata né strumentalizzata. La tragica morte di Sanderson Mendoza, giovane lavoratore deceduto il 16 marzo scorso mentre svolgeva il proprio turno di lavoro, ha scosso la nostra comunità. Ma non può e non deve restare un fatto isolato, liquidato con le solite frasi di circostanza perché Sanderson è uno dei 1.090 morti sul lavoro che, solo nel 2024, hanno segnato con il sangue il fallimento strutturale della politica italiana degli ultimi trent’anni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. La politica deve smetterla di strizzare l’occhio all’emotività collettiva con le sue rituali lacrime di coccodrillo. Serve concretezza, serve trasparenza, serve rispetto. In questo quadro, desta particolare perplessità quanto dichiarato a mezzo stampa dall’ex Assessore Mascia Aniello, fino a pochi mesi fa in quota Alternativa Popolare, che ha parlato di un’interlocuzione diretta con la Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, la quale avrebbe rassicurato su impegni imminenti in tema di sicurezza. Ad oggi, però, non è stato reso noto alcun atto formale, nessuna nota ufficiale, nessuna assunzione di responsabilità pubblica. Se davvero e come credo, la Presidente Proietti ha ritenuto di fornire rassicurazioni, lo faccia nella sede dovuta: al Consiglio Comunale, alle istituzioni locali, ai cittadini, ai lavoratori, ai rappresentanti sindacali. Perché la sicurezza non è terreno di mediazioni riservate, né può essere appannaggio di un singolo interlocutore. Per questo motivo ho presentato al Consiglio Comunale di stamani e a poche ore dal funerale di Sanderson, un’interrogazione alla Giunta per chiedere se vi sia conoscenza ufficiale di tali contatti, e soprattutto per sollecitare un’assunzione di impegni chiari, trasparenti, tracciabili. Ritengo inoltre urgente convocare una seduta straordinaria e aperta del Consiglio Comunale, che consenta insieme alle rappresentanze dei lavoratori di confrontarsi pubblicamente, in modo serio e non ideologico, sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. La Politica stia in prima linea su questa battaglia di civiltà, non con parole vuote, ma con atti, con proposte e con impegno quotidiano».