Prima udienza del processo a carico di Mark Antony Samson, l’autore dell’omicidio di Ilaria Sula.
Omicidio che si consumò nell’abitazione romana dei Samson, nel marzo di quest’anno.
Samson, reo confesso, è accusato di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione.
In aula è sempre stato a capo chino e non ha mai rivolto lo sguardo verso i genitori di Ilaria, presenti in Tribunale, a Roma. Per loro è stato difficilissimo stare vicini a colui che ha spezzato la vita alla loro figlia. “Trovarsi a un metro – ha detto il loro legale Giuseppe Sforza – è stato un passaggio difficilissimo”.
“È un dolore che non guarisce mai – hanno dichiarato – vogliamo solo giustizia, di lui non ci interessa nulla”.
Ha chiesto di costituirsi parte civile l’università La Sapienza, frequentata da Ilaria. Il giudice deciderà nell’udienza fissata fra un mese, il 9 dicembre.
Ha svolto un ruolo anche la madre di Mark Samson, Nors Man Lapaz. Lei infatti è accusata di concorso nell’occultamento del cadavere di Ilaria. Ha aiutato il figlio a ripulire la camera dove è avvenuto il delitto e a liberarsi del corpo. Ha chiesto di patteggiare una condanna a 2 anni, la decisione del giudice è attesa per il 28 novembre.













