Venerdì scorso, 17 giugno 2016, alle ore 18,00 presso i locali adiacenti il “Museo degli Appennini” è stata inaugurata la 1^ Mostra di Pittura, fotografia e scultura organizzata dal Comune di Polino, Comitato Santesi e Pro-loco con la partecipazione dei maestri MARIO CHIOCCHIA ed ANNA RITA ROSSETTI in occasione della festa di San Antonio.
Vi hanno partecipato ben 18 artisti ternani, così come da locandina allegata, nella quale si riportano i nomi di tutti i pittori partecipanti alla Manifestazione, compresi i maestri sopracitati Chiocchia e Rossetti, che hanno presentato le loro apprezzatissime opere.
Da osservare le bellissime sculture in legno dell’artista locale Venanzino Venanzi esposte nel salone medioevale nel quale sono ancora ben conservati gli affreschi degli stemmi della tante famiglie nobili del luogo. Nella stessa sala sono state esposte interessanti foto d’epoca riguardanti luoghi ed abitanti dei paesi di Ferentillo, Montefranco oltre che, naturalmente, Polino.
La Collettiva ha avuto come soggetto monotematico il paese ospitante e ciascun pittore ha preso spunto soprattutto dalla Rocca del 1600, senza tralasciare altri spaccati come i vicoli, le scalinate, la piazza e la fontana medioevale.
All’apertura della mostra è intervenuto sindaco del paese il Dr. Remigio Venanzi che voluto ringraziare tutti gli artisti , donando ad ognuno di loro una copia moderna della moneta che nel medioevo veniva coniata con l’oro e l’argento provenienti dalle miniere presenti nelle vicinanze di Polino stesso.
Dopo il rinfresco offerto dagli organizzatori, tutti i presenti alla manifestazione sono stati lietissimi di seguire lo stesso sindaco, trasformato per l’occasione in perfetto e competente cicerone, ha fatto visitare il vicino Museo dell’Appennino e meravigliare tutti i presenti gustando l’interessantissimo video sulla storia della Terra, dalla sua formazione, alla creazione dei mari, alle prime forme di vita fino all’apparire degli animali ed infine dell’uomo. Altra gradita visita, guidata dal disponibilissimo sindaco Venanzi, è stata quella della rocca medioevale con i suoi numerevoli scorci del giardino interno e viste panoramiche sulle vallati sottostanti. Per ultimo ha accompagnato i presenti all’interno della Chiesa del patrono S.Michele Arcangelo per ammirare lo stupendo mosaico e la lapide in latino che cita la sepoltura del santo Valentino.
Un ringraziamento particolare, infine, si deve alla signora Maria Grazia Tella che, oltre ad essere una brava pittrice, si è sobbarcato l’onere dell’allestimento completo della mostra che rimane ancora aperta fino al 20 mese corrente.
Giorgio Marotta, sociologo