Si riporta una lamentela di diversi cittadini che mettono in risalto un importante fatto accaduto, così come è stato descritto:
Un gruppo di fedeli si rammarica di quanto sta avvenendo, attualmente, nella Chiesa di Santa Maria degli Spiazzi senza avere alcuna risposta concreta.
Da quando era stata restaurata e riconsacrata, ormai da più di dieci anni, sotto la guida spirituale di Don Fabio e poi di Don Marek, detta Chiesina radunava al suo interno molti fedeli che, sia per età avanzata, sia per motivi logistici, sia perché trovavano lì un ambiente più familiare, ogni giorno avevano la possibilità di pregare e ascoltare la Santa Messa. A questa prima piccola Comunità, con il tempo si sono unite molte altre persone di ogni età. Sarà stato merito dei Sacerdoti o dell’ambiente ? Il fatto è che tutti i giorni la Chiesina era piena di fedeli, si era creata una Comunità molto affiatata dove ci si sentiva veramente fratelli in Cristo. La domenica e il sabato sera poi non era raro che la Chiesa fosse gremita e diversi fedeli rimanessero all’esterno per ascoltare la Funzione.
Ora quella porta è CHIUSA. Perché se funzionava tanto bene? Forse il sabato e la Domenica verrà qualcuno a celebrare la Santa Messa, almeno si spera, ma il contatto quotidiano non ci sarà più e verrà meno quell’appoggio spirituale nei momenti di bisogno.
Il Vescovo, contattato nel mese di Giugno scorso, da un gruppo di fedeli in rappresentanza della Comunità, aveva promesso una soluzione in tempi brevi che evitasse di smembrare una Comunità di preghiera (in questo tempo che in Chiesa non va più nessuno) e non rischiare di far tornare nuovamente il vuoto in questa bellissima Casa di Dio che con tanta cura era stata restaurata e, pensiamo, con notevole spesa. Risulta, peraltro, che l’ultimo Sacerdote sia stato trasferito nel paese di Vacone in provincia di Rieti, ma se le cose funzionavano così bene, perché ? Perché dare alla Chiesina un futuro così incerto ?
Il nostro Presule avrà avuto i suoi buoni motivi, però da Buon Pastore, potrebbe avere un attimo di tempo, ci si augura, per incontrare i fedeli e tranquillizzare queste povere anime confuse dagli inaspettati avvenimenti.
Giorgio Marotta, sociologo